Segretario e presidente dell’associazione intervengono con una nota sullo scambio di mail con l’ing. Andrea Abbassi, trasmessa “per opportuna conoscenza” anche alle/ai componenti del Consiglio Comunale e del Consiglio di Quartiere 1 di Firenze.
“Gentile ing. Abbassi,
rispondendo al comunicato con cui ieri segnalavamo il caso del giardino di Boboli reso inaccessibile a chi non sia in possesso del green pass, Ella ci ha scritto: “Ah, pure no-vax…”.
Ci sorprende ricevere un giudizio così gratuito, privo di qualsiasi argomentazione. Non crediamo che un’associazione indipendente di volontariato meriti – da parte di un esponente delle istituzioni come Lei – espressioni di questo tipo.
La nostra associazione ha avuto relazione con Lei unicamente in quanto Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Quartiere 1, quello che ospita il Centro storico di Firenze e, in particolare, il giardino mediceo di Boboli. Abbiamo avuto il piacere di essere auditi dalla Commissione da Lei presieduta il 16 aprile scorso. Nella circostanza - diversamente da numerosi altri consiglieri intervenuti a sostegno delle nostre osservazioni – Ella non ha ritenuto di dover porre domande, o richiedere approfondimenti, o esprimere valutazioni sul tema in discussione, cioè la variante urbanistica che ammette l’ennesimo grande resort di lusso in un’area preziosa, fragile e critica come la collina di Belvedere che sul giardino di Boboli si affaccia.
Otto giorni più tardi Ella ci ha inviato il testo del Parere negativo messo a punto dalla maggioranza della Commissione, con cui si respingeva la richiesta che il Quartiere offrisse collaborazione e sostegno al progetto di processo partecipativo “Laboratorio Belvedere” che 677 cittadini residenti nel quartiere avevano visto accolto dalla Regione Toscana. Ella accompagnò la trasmissione del Parere con la seguente nota: “Comprendendo la vostra delusione, restiamo in attesa di prossimi momenti di contatto e di collaborazione”.
Risulta quindi poco conseguente quel “pure” che segue l’esclamativo “ah”. E priva di ogni fondamento l’illazione “no vax”.
Attendiamo le sue scuse per entrambe le espressioni; le accoglieremo senz’altro.
Sabina Laetitia de Waal, segretario
Girolamo Dell’Olio, presidente”.