“Siamo di fronte a paragoni vergognosi, impropri, tanto più inaccettabili oggi, Giorno della Memoria”. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora alla cultura della memoria Alessandra Nardini esprimono la propria amarezza e indignazione per l’episodio accaduto a Sesto Fiorentino, dove su un monumento dedicato alla lotta partigiana è stato trovato un cartello no vax che accosta le leggi razziali alle misure in vigore per contenere l’epidemia da Covid-19.
“Le deportazioni, le persecuzioni, l’annientamento di ebrei, oppositori politici, rom e sinti, omosessuali, disabili ad opera del nazifascismo rappresentano il fondo dell’abisso toccato dall’umanità – aggiungono Giani e Nardini - e chi propone accostamenti a quanto sta avvenendo con questa pandemia semplicemente farnetica”.
“Ringraziamo ancora una volta – concludono il presidente e l’assessora - le testimoni e i testimoni, quelli ancora in vita e quelli che ci hanno accompagnato in questi anni e che vissero sulla propria pelle l’orrore del nazifascismo. A loro facciamo una promessa: saremo noi la staffetta per continuare a far conoscere ciò che è stato e costruire un presente e il futuro diverso, migliore, insieme alle giovani generazioni. Una società che non lasci mai spazio a discriminazioni e violenze e che non resti indifferente”.
A dare la notizia è stato su Facebook il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi: "Il cartello che vedete è stato trovato stamattina sul Monumento al Partigiano e immediatamente rimosso dagli agenti del Commissariato di Polizia (grazie per il tempestivo intervento).
Rimangono l'amarezza, lo sconforto e la rabbia nel leggere certi idioti vaneggiamenti nel Giorno della Memoria.Ma come si può solo lontanamente pensare ad un parallelo tra le leggi razziali e le attuali norme per fronteggiare la pandemia e cercare di salvare vite umane?La memoria della Shoah e della persecuzione contro ebrei, rom, omosessuali, prigionieri politici non deve essere abbandonata e non può essere travisata.Questo brutto episodio sarà uno stimolo in più per continuare nel nostro lavoro di promozione della memoria.