Diecimila interventi all’anno è la stima a pieno regime che la Direzione di Careggi prevede di realizzare nelle 14 nuove sale operatorie che saranno progressivamente attivate al primo piano del Trauma Center dell’Azienda ospedaliero – universitaria fiorentina. L’inaugurazione è in programma il 2 ottobre alle 12:00 nella Hall del padiglione 12 DEAS ingressi da Viale Pieraccini e da Viale San Luca.L'opera che è stata realizzata con un investimento di circa 20 milioni di euro, di cui quasi 9 in tecnologie all’avanguardia, segna il passaggio dell’Azienda ospedaliero – universitaria fiorentina verso nuovi modelli organizzativi in grado di gestire attività chirurgiche a massima complessità come prelievi e trapianti multiorgano.Nei 4mila metri quadri del nuovo blocco operatorio lavoreranno complessivamente 189 medici chirurghi e anestesisti, 108 infermieri 49 operatori sanitari, 24 tecnici, costantemente supportati da una sala controllo per il coordinamento delle attività di ciascuna equipe chirurgica.
E’ prevista l’esecuzione di una media di 30 – 40 interventi al giorno dalle operazioni più semplici a quelle più complesse che possono arrivare a 6 o 7 ore consecutive.Questo sistema dedicato al coordinamento simultaneo è stato realizzato per gestire ingenti risorse umane e tecnologiche pensate per operare in condizioni di urgenza, quando pochi minuti possono essere determinanti per salvare la vita di un paziente. La complessità delle attività è particolarmente evidente nella chirurgia dei trapianti dove più equipe chirurgiche possono intervenire contemporaneamente nelle fasi di prelievo da diversi donatori, di preparazione e quindi di trapianto degli organi con interventi simultanei su vari riceventi.Nelle urgenze estreme dei pazienti del Trauma Center con lesioni multiple, della cardiochirurgia e della chirurgia vascolare, la necessità di essere pronti a intervenire con equipe multi professionali sempre più numerose e strumenti sempre più sofisticati ha comportato la realizzazione di sale operatorie di grandi dimensioni da 55 fino a 105 metri quadri.
Il nuovo blocco operatorio è dotato fra le varie attrezzature di 5 angiografi di cui due portatili, vari apparecchi radiologici intraoperatori e sistemi per la circolazione extracorporea, oltre alla predisposizione per future innovative tecnologie ancora in fase di sperimentazione negli ambiti della robotica e della chirurgia mininvasiva.I primi interventi sono previsti dopo il 14 ottobre, quando il sistema di coordinamento della centrale operativa del nuovo blocco operatorio avrà completato i test di verifica.
Questa struttura innovativa, in grado di coordinare fino a 40 interventi al giorno consentirà di mettere a disposizione dell’utenza alcune informazioni di interesse per i familiari e gli accompagnatori in sala d’attesa. Su appositi monitor sarà possibile seguire in tempo reale le fasi degli interventi, dalla preparazione al risveglio, per dare un senso ad un’attesa che spesso rappresenta uno dei momenti più difficili da affrontare.