Particolarmente ricco il programma Capodanno a Firenze presentato nei giorni scorsi dal Sindaco Nardella, con il “concertone” a Piazzale Michelangelo e tante iniziative completamente gratuite anche in altri luoghi della città, dall’Oltrarno a Gavinana, da Piazza della Signoria a Santissima Annunziata. Le imponenti misure di sicurezza imposte dal famoso “decreto Minniti”, (per la prima volta avremo anche il “numero chiuso” al Piazzale, capienza massima 15.000 persone..) non sembrano aver scoraggiato fiorentini e non che avevano già deciso di festeggiare il Capodanno in Piazza.
Anche tra i ristoratori e albergatori della città trapela ottimismo sulle presenze: “Siamo ormai prossimi al ‘Sold Out’ nella ristorazione come nei pernottamenti: ancora una volta Firenze si conferma come una delle mete preferite per festeggiare il nuovo anno.” - commenta Santino Cannamela, Presidente Confesercenti città di Firenze – “Aldila’ delle presenze turistiche, comunque in linea con un 2017 che ha fatto registrare numeri Boom a Firenze come in Toscana, saranno anche molti i fiorentini che hanno deciso di passare l’ultimo dell’anno fuori casa, al ristorante o in pizzeria”.
Si sceglie dove cenare sulla base della qualità offerta ma anche tenendo in considerazione il prezzo, alla continua ricerca del giusto equilibrio tra quest’ultimo e la qualità. Ecco perché anche quest’anno andranno alla grande soprattutto i menù alla carta, che riescono a soddisfare tutti, anche i palati più difficili, in un’ottica di complessivo risparmio, soprattutto se si tratta di famiglie con bambini.
“Il concerto al Piazzale Michelangelo e le varie iniziative programmate in città rappresentano una spinta importante a trascorrere il capodanno nei ristoranti e attività food del centro: secondo le nostre previsioni, i fiorentini che hanno scelto di salutare il 2017 cenando fuori casa sono in leggero aumento rispetto agli anni scorsi.” – continua Cannamela “Anche le imprese del settore hanno fatto il possibile per sostenere questo trend, predisponendo menù alla carta ad hoc e mettendo una grande attenzione al rapporto qualità prezzo.” - conclude Cannamela.
Firenze si conferma inoltre, anche in quest’ultimo periodo dell’anno, una delle mete universalmente preferite dal turismo italiano ed internazionale. “Per gli ultimi giorni dell’anno, a Firenze si registra un’occupazione media delle strutture ricettive pari a circa il 95%: si tratta ,in larga prevalenza, di turisti italiani che decidono di passare qualche giorno all’insegna della cultura e dell’enogastronomia.” - secondo Cristina Pagani, Presidente Assohotel Confesercenti Firenze.
Quest’anno, inoltre, il calendario determina anche una maggior permanenza dei visitatori in città, circa 2/3 giorni la presenza media. Non sono pochi però anche coloro che opteranno per passare la serata di San Silvestro tra le mura domestiche in compagnia di amici e familiari. Anche in questo caso si registra una ritrovata attenzione alla qualità e ai prodotti freschi senza però dimenticare la spesa. I prodotti che vanno per la maggiore per il classico “Cenone” sono: cotechino, zampone, prodotti pronti da cuocere nel reparto macelleria; pescato al forno, crostacei, crudo di mare, molluschi nel reparto pescheria; panettone artigianale in molteplici varianti, ricciarelli, cantuccini e millefoglie per quanto riguarda la pasticceria. Tra i più giovani vi è la tendenza a cenare in casa tra amici e poi terminare la serata in un locale a festeggiare; una soluzione all’insegna del divertimento e dello stare insieme.
“Per quanto riguarda le festività, ad oggi, si è registrato un aumento di vendite, nel settore alimentare, rispetto agli anni scorsi; le famiglie hanno riscoperto un’attenzione nei confronti del piatto da servire a tavola. – conferma Daniele Guerrini, Presidente Fiesa Confesercenti Firenze – Anche per il 31 dicembre sembra confermarsi il trend positivo delle ultime settimane; chi decide di passare San Silvestro a casa sceglie con cura il menù, ponendo attenzione alla qualità e al prodotto fresco, magari a discapito del numero di portate.”
Oltre un milione di agrituristi ha scelto di passare Natale e Capodanno in agriturismo garantendo di superare con le festività il record storico di fatturato del settore: 1,3 miliardi di euro. A scegliere di bruciare il ceppo natalizio in campagna è stato circa il 10% in più degli italiani rispetto all’anno passato. Un dato che continua a crescere, rileva l’Osservatorio di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’offerta territoriale che si svolge ogni anno ad Arezzo Fiere e Congressi, e che vede in netta ripresa le regioni italiane fino ad ora meno sviluppate nel settore.
Più che il Natale sarà il periodo di fine anno a segnare il pienone. La riscoperta dei menu tradizionali, ma anche il “last minute”, sono alla base del successo di prenotazioni stimate per queste festività natalizie. Massiccia anche la presenza degli stranieri che hanno scelto di passare le festività in Italia e in agriturismo. Sempre secondo una stima dell’Osservatorio AgrieTour si parla di circa un 25% con prevalenza di giovani (55 per cento) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati tra loro.
Secondo le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio di AgrieTour, l’agriturista, soprattutto dall’estero, vuole sempre di più pacchetti legati al territorio e alla tradizione enogastronomica. Stagionalità dunque è la parola d’ordine e la tendenza di queste festività conferma il dato. All’agriturista piace poi andare alla scoperta di luoghi particolari da visitare, chiesette di campagna e piccoli borghi, scovare la trattoria tipica e originale, come cantine dove assaggiare i vini del territorio.
A Firenze sarà possibile pagare il proprio conto alberghiero con i Bitcoin. La moneta virtuale sarà infatti accettata tramite la piattaforma ‘Bitpay’ che converte la moneta in modo immediato in Euro. La piattaforma consente infatti un immediato trasferimento dei fondi da cliente ad hotel tramite il semplice utilizzo dello smartphone.La diffusione del Bitcoin come moneta di scambio è favorita dalla nascita di numerose piattaforme che ne consentono il cambio e l’utilizzo, sono oramai inoltre sempre più numerosi i ‘portafogli elettronici’ che generano anche carte di credito dei circuiti Visa o Mastercard dando modo di trasformare la moneta virtuale in moneta reale circolante.“Si tratta di una vera e propria rivoluzione che a detta di tutti è una bolla destinata presto a sgonfiarsi” afferma Giancarlo Carniani, direttore dell’Hotel e Presidente della Sezione Albergatori di Confidustria Firenze “in realtà non è per niente una bolla e secondo molti qualificati osservatori stiamo assistendo ad un cambiamento epocale del quale vedremo gli effetti in modo straordinario tra qualche anno.
Il Bitcoin è solo la punta del processo avviato dalla rete Blockchain che potrebbe nei prossimi anni stravolgere il mercato dell’intermediazione bancaria ma non solo”.Il Bitcoin ha oscillazioni giornaliere anche di molte centinaia di Euro, basi pensare che a novembre la moneta valeva circa 6000€ ed adesso ha agevolmente superato i 15.000€.“Alcuni clienti americani ci hanno chiesto se accettavamo pagamenti con questa moneta ed informandoci abbiamo trovato piattaforme che già consentono di farlo” continua Carniani “e quindi ci siamo attivati per dotare le nostre strutture alberghiere di questa possibilità, credo che sia un particolare non di poco conto che le criptovalute, non solo il Bitcoin, siano ormai una forma di pagamento consolidata”Di recente anche un gruppo di albergatori riminesi ha adottato l’innovativo metodo di pagamento e nel prossimo mese di febbraio Confindustria Alberghi organizzerà un convegno mirato a capire esattamente gli sviluppi futuri delle nuove valute e la loro applicazione pratica.