Pisa, 15 maggio 2019- Suscita scalpore l’annullamento della street parade Canapisa.
"Nella nostra città si vorrebbe negare il diritto a manifestare e la libertà di manifestazione: un Sindaco e un partito politico, infatti, vogliono decidere arbitrariamente chi può e chi non può esercitare questo basilare diritto -è l'appello firmato da decine di esponenti politici, giornalisti, persone note preoccupate della possibilità che Canapisa non abbia luogo- La campagna orchestrata dalla Lega e dal Sindaco è funzionale alla logica di decidere cosa sia democratico e cosa no in base agli interessi di chi governa. Si può essere più o meno d’accordo coi contenuti di Canapisa, ma da qui a vietarne la manifestazione, o autorizzarla lontano dal centro storico, corre grande differenza.
Per questo ribadiamo la necessità di garantire piena libertà di manifestare. Da qui nasce il nostro appello per la libertà di movimento: saremo nella piazza antiproibizionista e per la libertà di movimento e di espressione, contro ogni svolta securitaria ed emergenziale per fermare la deriva autoritaria che si sta impossessando anche della nostra città.
Oggi pomeriggio sotto il Comune di Pisa, in piazza XX settembre è stato lanciato l'appello "difendiamo la libertà di manifestazione il 18 maggio. I firmatari sono. Ivan Acerbi, Emanuela Amendola, Andrea Aretini, Consuelo Arrighi, Ciccio Auletta, Silvia Bencivelli, Francesco Bottai, Olga Brucciani, Enrico Bruni-Cagianelli, Ettore Bucci, Sandra Burchi, Andrea Callaioli, Romina Caroti, Riccardo Cerchiai, Roberto Cini, Mario D’Acunto, Dario Danti, Pino De Iaco, Mariachiara De Neri, Paolo Del Genovese, Maria Valeria Della Mea, Rosa Dello Sbarba, Michele Di Lupo, Veronica Fichi, Enrico Fiorini, Nicola Fratoianni, Paolo Giommarelli, Francesco Giorgelli, Federico Giusti, Diego Iadarola, Andrea Incorvaia, Stefano Landucci, Selvaggia Lucarelli, Rita Lucchi, Fernando Mellea, Federico Oliveri, Gianluca Parrini, Tiziana Petrocelli, Olivia Picchi, Francesco Pingitore, Giuliano Pizzanelli, Orlando Procopio, Antonella Ravviso, Stefano Senia, Maria Antonietta Scognamiglio, Federico Tamagni, Elisabetta Vanni, La Collettiva, Sinistra Per, Progetto Rebeldìa, Cantiere Sanbernardo, Circolo Arci Rinascita, Una Città In Comune, Pisa Possibile, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Aula R, Exploit, Limonaia Zona Rosa, Sindacato Generale di Base, Cobas Pisa, cittàperta.
Il Sindaco di Pisa Michele Conti interviene : “Qui a Pisa non è in discussione la libertà di manifestare e non è certo il Sindaco a metterla in dubbio. Ma da primo cittadino ho il dovere di difendere la volontà e gli interessi dei cittadini che non vogliono più subire un corteo indecoroso come Canapisa. Mi riferisco alla stragrande maggioranza dei pisani, poiché ho riscontri in tal senso e buone ragioni di credere che su questo tema non ci siano differenze tra chi mi ha votato alle ultime elezioni e chi ha scelto altri candidati.
Associazioni di categoria, commercianti, semplici cittadini mi hanno chiesto di farmi carico di questa azione di contrasto e ho fatto il mio dovere nelle sedi deputate e nelle forme dovute. A Pisa, da sempre, tutti sono i benvenuti se non commettono reati, se manifestano senza insozzare le strade, se non arrecano danno o disturbo ai residenti. Ormai Pisa è stanca di dover ospitare una manifestazione del genere, l’ha sopportata per diciotto anni e credo sia l’ora che gli organizzatori trovino un’altra città per esprimere le loro opinioni.
Per quest’anno credo che il presidio in piazza della stazione al posto della street parade con rave party finale sia un atto di grande discontinuità rispetto al passato che rispetta i dettati costituzionali. Sabato ci sarà una piazza che dice No al Canapisa, mentre alcune forze politiche hanno gettato la maschera e dichiarano di essere a favore dei temi e dei modi della manifestazione organizzata dai promotori di Canapisa. Tutti gli altri non si nascondano dietro falsi allarmismi, escano allo scoperto e dicano se sono favorevoli o contrari, così i cittadini potranno possono farsi un’idea su chi tutela i loro legittimi interessi e chi invece usa certe iniziative per fare politica alle loro spalle”.