Firenze– Ieri il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo commemorativo di Piero Calamandrei, nel 60° anniversario della scomparsa. Il francobollo, del valore di € 0,95, riproduce una immagine dell’illustre giurista, scrittore e politico, opera della bozzettista Claudia Giusto e stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Sulle note dell’inno di Mameli, cerimonia in ricordo di Calamandrei. Ieri mattina, il Consiglio regionale ha dedicato alla sua memoria la sala dove si riunisce l’Ufficio di presidenza, a lato della sala consiliare di palazzo Panciatichi. “Per noi Calamandrei è il padre putativo della Regione. Quest’anno ricordiamo – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -i settanta dall’elezione nell’assemblea costituente e proprio oggi, il 27 settembre, la scomparsa sessant’anni fa di Piero Calamandrei, una delle figure più autorevoli, che influenzò maggiormente la Costituzione e che insistette per l’autonomia dello Stato concepito come una Repubblica indivisibile, ma che riconosce e promuove le autonomie locali, prima di tutto le Regioni”. “Permettetemi – ha aggiunto Giani – di ricordare un toscano come lui, nato e scomparso a Firenze, che ha studiato e si è laureato a Pisa, docente ordinario all’università di Siena, legato in tutto alla nostra terra”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Antonio Mazzeo dell’Ufficio di presidenza e il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi “a sottolineare – ha detto il presidente Giani – lo spirito unanime che ha animato l’atto di intitolazione al grande giurista toscano di quest’aula, il luogo di direzione e di governo del Palazzo”. Con l’obiettivo di valorizzare la figura di Calamandrei, è stata inaugurata a palazzo Panciatichi, anche una vetrina con i più autorevoli testi di riferimento provenienti dalla biblioteca della Regione Toscana. “E’ stato tenuto troppo in ombra – ha detto Giani - le sue parole così incisive, il suo pensiero e carisma. Ogni anno il 27 settembre, sarà dedicato a lui, saranno assegnate borse di studio in facoltà giuridiche in suo nome e premi ad un libro sui temi dell’Assemblea Costituente”.
A ricordare la figura di Calamandrei lo storico Zeffiro Ciuffoletti. “Fu uno dei più grandi sostenitori del sistema regionale, un personaggio di grande realismo, mai utopico né retorico, si battè per l’attuazione della Costituzione con un metodo giusto ma allo stesso tempo ne fu critico feroce”.
Presente anche la nipote di Piero Calamandrei, Silvia. “Sono veramente felice” – ha detto - che la “Regione si faccia custode della memoria di mio nonno”. Ha ricordato, poi, il “ruolo di Calamandreipensatore sulle tematiche dell’autonomia regionale come strumento di partecipazione dei cittadini e arricchimento della democrazia”. Ha donato al presidente Giani una china di ferro tratta da una caricatura di Piero Bernardini, amico di Calamandrei. Giani le ha donato alcuni volumi sulla storia dei palazzi regionali.
Nell’anniversario della morte del grande uomo politico ed insigne giurista, nel residuale spazio che questa Amministrazione gli ha dedicato (soltanto la deposizione di una corona di fiori, passata sotto silenzio), un’Amministrazione che sembra non voler ricordare Calamandrei, né i suoi insegnamenti, il Gruppo consiliare “Firenze riparte a Sinistra” presenta una mozione ed una interrogazione “dedicate” a questo illustre fiorentino, antifascista ed esponente politico.