Ancora spari a salve per cercare di allontanare gli storni dai giardini pubblici di piazza Dante.
I volatili s’impadroniscono dell’area verde in particolare al calar del sole, quando calano sui tigli e rifugiandosi nelle chiome ne fanno il loro dormitorio. Una presenza numerosa e rumorosa, che crea fastidio e cattivo odore.
Dopo un primo tentativo la scorsa settimana, il Comune interviene di nuovo con spari a salve per tre giorni consecutivi, domani, 27 agosto, giovedì 28 e venerdì 29 agosto, a partire dalle 18 all’interno del perimetro dei giardini pubblici di piazza Dante con la sorveglianza di agenti di Polizia municipale.
Verranno diffusi avvisi, anche con megafono da parte della Polizia municipale.Positiva la preapertura della caccia in Toscana stabilita per il 1 settembre, che in deroga prevede anche la caccia allo storno e al piccione, ma non scordiamoci del vero flagello delle nostre campagne, l’emergenza cinghiali ed ungulati. Lo sottolinea la Cia Toscana dopo che la giunta regionale ha deliberato la preapertura consentendo l'attività venatoria “da appostamento”, con orario dalle 6 alle ore 19 (ora legale).
Fra le specie, per quanto riguarda storno e piccione il prelievo in deroga da appostamento sarà consentito nelle province dove si effettua l'apertura anticipata della caccia fermo restando il divieto di abbattimento nei territori sottoposti a divieto di caccia e nelle ZPS, le zone di protezione speciale. A proposito di danni causati da animali – precisa la Cia Toscana – ricordiamoci dei danni provocati dai cinghiali, caprioli, e ungulati in genere (con oltre 400mila capi in Toscana). E’ necessario ed urgente – come la Cia sottolinea da tempo - adottare tempestivamente politiche urgenti ed efficaci per arginare la piaga degli ungulati che stanno flagellando le campagna toscane.
Gli agricoltori sono esasperati è l’ora di avere interventi risolutivi (prolungamento stagione venatoria, caccia di selezione, piani di prelievo e di contenimento, ecc.) a quello che ormai rappresenta una vera e propria piaga per il settore rurale. Da anni assistiamo ad un aumento esponenziale della densità di cinghiali, caprioli, daini e cervi ed altre specie (raddoppiati negli ultimi dieci anni) che invadono letteralmente le campagne toscane. C’è urgenza di un riequilibrio, conclude la Cia regionale.