Cos’è il Bonus Pubblicità 2020 ? Il Bonus Pubblicità è un’agevolazione fiscale , sotto forma di credito d’imposta, che si usa in compensazione sul Modello F24. È un bonus che riguarda appunto l’acquisto di spazi pubblicitari, online e non solo, e dà l’opportunità di accedere a un credito di imposta che copre fino al 50% delle spese sostenute per l’investimento pubblicitario.
Il Bonus 2020, già previsto nella Manovra Correttiva del 2017, è una misura volta ad aiutare le aziende e le imprese nella ripresa dopo il lockdown e l’emergenza coronavirus.
Come nasce il Bonus Pubblicità 2020?
Il Bonus è tra le misure contenute nel Decreto Rilancio – decreto legge numero 34 del 2020, convertito dalla legge numero 77/2020, articolo 186 –, approvato dl Governo per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus covid-19.
L’agevolazione ‘Bonus Pubblicità 2020’ comprende spese relative all’acquisto di spazi pubblicitari, non solo su testate stampate e digitali.
La copertura è del 50% del valore di tutti gli investimenti effettuati, in un limite massimo di spesa di 60 milioni di euro stabilito per le domande presentate tra il 1° ed il 30 settembre 2020, per le campagne pubblicitarie lanciate su stampa quotidiana e periodica, emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali iscritte presso il Registro degli operatori di comunicazione, o iscritti presso il competente Tribunale e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile. Per il Bonus è stata prevista una copertura pari a 32,5 milioni di euro per l'anno 2020.
Bonus Pubblicità e annunci gratuiti su Google
Nell’epoca della comunicazione e dell’informazione online, artigiani, esercizi pubblici, locali, aziende e PMI orientano i propri investimenti pubblicitari in rete. Questo implica doversi districare tre le normative e i bonus. Nel caso del Bonus Pubblicità 2020, per esempio, secondo alcune interpretazioni, non sono ammesse al credito d’imposta le spese sostenute per forme di pubblicità diverse da quelle richiamate in decreto. Tra quelle che non usufruirebbero di tale bonus rientrano moltissime forme di campagne pubblicitarie, dalla grafica pubblicitaria su cartelloni o su vetture e apparecchiature alle affissioni, dalle pubblicità proiettate nelle sale cinematografiche alle diffusissime pubblicità tramite social, dalle campagne su piattaforme online ai banner pubblicitari sui portali online, solo per citarne alcuni.
La rete offre molteplici soluzioni per semplificare l’utilizzo di spazi pubblicitari a costi contenuti o gratuiti. Ci sono sconti, anche su Google, che possono rappresentare uno specchietto per le allodole.
Come fare a riconoscere se un fondo offerto da Google sia sempre adeguato e valido?
Come fare a sfruttare il Bonus Pubblicità 2020 abbinato ad altri bonus offerti dai principali motori di ricerca? Ad esempio Google ha annunciato che a fine settembre 2020 avrebbe offerto alle piccole imprese l'opportunità di promuoversi gratuitamente con Google Maps. Ma cosa significa, come funziona e chi può usufruirne? Per le risposte a queste domande rimandiamo a questo articolo dell'agenzia Clickable composta da un team di consulenti esperti nella creazione di strategie SEO e Google Ads, che wquindi si occupa di strategie di posizionamento organico e a pagamento su Google.
Come usufruire del Bonus Pubblicità 2020?
Infine, per usufruire del credito d’imposta al 50% sulla pubblicità, bisogna programmare e realizzare un investimento pubblicitario nell’arco dell’anno 2020.
Dal 1° al 30 settembre 2020 va inoltrata in forma telematica la comunicazione con l’importo previsionale massimo delle spese 2020, utilizzando il modello telematico predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per l’informazione e l’editoria (qui le istruzioni https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/Schede/Agevolazioni/Credito+di+imposta+Investimenti+pubblicitari+incrementali/Come+fruire+del+credito/?page=schedeagevolazioni)
Le domande presentate nella prima scadenza fissata dal 1° a il 31 marzo 2020 e poi spostata dal 1° al 30 settembre, sono da ritenersi valide. Nella dichiarazione telematica, dal 1° gennaio al 31 gennaio 2021 bisogna indicare il totale delle fatture effettivamente contabilizzate relative alle spese pubblicitarie fatte dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
Entro il mese di marzo 2021 arriverà infine la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito.