Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno conferma che la scadenza indicata negli Avvisi non può essere prorogata. «Condividiamo a pieno le forti preoccupazioni derivanti dalla gravissima emergenza sanitaria in atto per il Coronavirus, ed ancora più gli evidenti riflessi negativi che tale situazione sta comportando e comporterà anche sul piano economico per tutte le famiglie e le Aziende – spiegano dal CB4 -.
In questo scenario, il Consorzio si è adoperato e si sta adoperando al fine di assicurare la continuità delle proprie attività, con tutti i problemi connessi che ci sono stati e che ci saranno». Compito del Consorzio è infatti quello di assicurare la manutenzione regolare e periodica del reticolo e delle opere idrauliche di propria competenza. Attività che, per loro natura, devono essere effettuate in determinati periodi dell’anno e non possono essere differite nel tempo.
«Nonostante la situazione in cui si sta operando – fanno sapere dall’ente -, nel corso dell’anno sono state svolte le procedure di gara per individuare gli operatori economici ai quali sono stati affidati i lavori di manutenzione che interessano circa 2.200 km di canali e corsi d’acqua, 41 casse di espansione, 23 impianti idrovori, oltre alle varie opere idrauliche quali briglie, cateratte, opere di presa. A cui si aggiungono i lavori realizzati in Gestione Diretta, anch'essi finanziati dal tributo.
Altresì, abbiamo continuato ad assicurare, con gli opportuni accorgimenti, l’importante attività di reperibilità H24 e, quando è stato necessario, di servizio di piena. Continueremo ad operare in tal senso senza interruzioni». Queste attività sono tutte finanziate con le risorse derivanti dall’emissione dei ruoli di contribuenza. «Ben comprendendo l’attuale situazione, è tuttavia importante che il pagamento venga effettuato secondo la tempistica indicata, in quanto riferito alla copertura di somme già iscritte a bilancio – concludono dal CB4 -.
In questo modo, si potrà procedere anche al pagamento di tutti i lavori, servizi e forniture che il Consorzio nel corso del 2020 ha appaltato, remunerando tutti quegli operatori economici che, anch’essi, con la situazione contingente, si sono comunque adoperati per adempiere agli impegni presi».
Un affronto a imprese e famiglie in enormi difficoltà economiche, il Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno non può abusare della pazienza di imprenditori, lavoratori e famiglie e questa supponente inflessibilità nella riscossione dei tributi è semplicemente una vergogna. E' il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli a considerare fuori luogo il diktat del Consorzio Basso Valdarno che in una nota ufficiale precisa che la scadenza indicata negli avvisi di riscossione non può essere rinviata.
“Comunicazione incomprensibile in questo momento e totalmente sbagliata, in una fase unica e delicatissima come quella che stiamo vivendo. Siamo tutti impegnati nella sfida decisiva del Covid-19, tra infinite difficoltà, non ultime quelle economiche, tornano chiusure e restrizioni di ogni sorta, si attinge a mani basse alla cassa integrazione, si reclamano a gran voce cancellazione di tasse, pesanti iniezioni di liquidità e contributi a fondo perduto, e in questo fosco scenario scende da Marte il Consorzio di Bonifica e comunica che le scadenze per le riscossioni non sono prorogabili.
Se questa non è fantascienza, poco ci manca!”. “Non è nostro interesse entrare adesso nella diatriba se enti come il consorzio siano utili oppure no, se i soldi spesi per il loro mantenimento ne valgano davvero la pena, se e quanto i loro tributi siano dovuti, quanto le loro gestioni siano oculate meno” - prosegue Pieragnoli - “però non si può accettare neanche questa totale mancanza di rispetto e di un minimo di legame con la realtà e con le tante difficoltà che stanno vivendo imprese e famiglie.
Lo sanno quelli del Consorzio che solo a settembre le ore autorizzate di cassa integrazione in deroga sono state 150 milioni a cui si sommano altri 104 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà e che il 94% di ciò aveva come causale il Covid? Lo sanno quelli del Consorzio che il 42% delle famiglie ha registrato una riduzione dell'attività lavorativa e dei redditi da lavoro in almeno un componente, che il 26% di esse ha dichiarato una sospensione dell'attività, la cassa integrazione per il 23% e una riduzione degli stipendi per il 21%? “Gli effetti devastanti del Covid li conosciamo dalla primavera scorsa, e non deve essere una sorpresa per nessuno, tanto più per chi ha la responsabilità di guidare un ente pubblico.
Se quelli del Consorzio, testa nella sabbia, credono di agire come se niente fosse accaduto e come se niente continui ad accadere, stanno commettendo un gravissimo errore, che semplicemente volendo possono sin da ora iniziare a rimediare” - conclude il direttore di Confcommercio.