(DIRE) Firenze, 28 giu. - La leadership di Luigi Di Maio nel Movimento 5 Stelle non è in discussione. Ne è convinto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a colloquio coi giornalisti prima di entrare all'incontro con i militanti toscani pentastellati al cinema Odeon a Firenze. Qualcuno può minare la leadership di Di Maio? A questa domanda a bruciapelo la risposta è secca: "Assolutamente no, non ho motivo di pensarlo- fa sapere Bonafede-. Chiaramente che ci siano momenti di confronto all'interno del Movimento, ci mancherebbe. Ma non siamo il Pd, non siamo una forza politica che può avere correnti al suo interno, non c'è neppure motivo di pensarlo".
Il ministro se la prende con la stampa: "È che i giornali ogniqualvolta qualcuno fa una dichiarazione diversa da un altro fanno pensare che i due siano divisi". In realtà, sostiene, "non c'è alcuna divisione. Naturalmente c'e' un confronto con gli attivisti, fra di noi come parlamentari e ministri. Quello che stiamo facendo è assolutamente trasparente- aggiunge-. C'e' soltanto questo e la volontà di portare avanti i nostri valori".
In vista delle Regionali "ci sarà una scelta che verrà fatta dalla base. Ci saranno tanti bravissimi candidati. Siamo in Consiglio comunale e ripartiamo da un Movimento 5 stelle con un volto nuovo, più aperto alla cittadinanza, più aperto alle eccellenze della cittadinanza. I nostri consiglieri faranno sicuramente un grande lavoro e ripartiamo da lì", afferma Bonafede.
I cronisti gli domandano quale sarà la strategia del Movimento alle Regionali dopo il risultato nettamente deludente alle amministrative a Firenze e se l'ex sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, potrebbe essere un candidato valido a governatore. Ma l'attenzione del ministro è focalizzata soprattutto sul progetto da presentare alle urne e sull'eventuale coalizione da costruire. "Stiamo facendo uno studio a livello locale sulla possibilità di portare avanti progetti insieme a liste civiche - avverte-, che non siano create ad arte per le elezioni, ma che siano rappresentative di comitati, associazioni che da sempre si impegnano sui territori". Questi esperimenti, precisa, "stiamo cominciando a pensare di farli sul territorio nazionale, ma ci troviamo ancora a un livello di laboratorio di idee e ci sono confronti come quello di stasera in cui parliamo anche di queste prospettive".