Un gran numero di persone sente spesso parlare di birra artigianale, ma non hanno la benché minima idea di come venga ottenuta. E, soprattutto, non sanno quali siano le principali differente rispetto alla birra industriale. Si tratta di un procedimento notevolmente differente, che porta la birra artigianale ad avere una qualità e un sapore decisamente differenti.
Ci sono numerose piattaforme online che, con il passare del tempo, si stanno occupando della vendita di birre artigianali di alta qualità. Ad esempio, Hopt.it mette a disposizione una vasta gamma di scelta, in maniera tale da poter individuare la birra più adatta alle proprie esigenze: ci sono anche spettacolari cofanetti regalo, ma anche delle birre decisamente particolari che provengono da differenti nazioni e che vengono consegnate direttamente al proprio domicilio nel giro di qualche giorno.
Le migliori birrerie artigianali a Firenze
In tutta Italia stanno aumentando sempre di più le birrerie artigianali nel corso degli ultimi anni, ma il capoluogo della Toscana è sicuramente uno dei centri più attivi, in modo particolare dal punto di vista della qualità. In una terra che è dominata dalla produzione di vino, basti pensare che a settembre i vini della famosa enoteca Pinchiorri saranno battuti all’asta a Londra, sta emergendo in modo abbastanza netto la produzione di birra artigianale.
Un settore che, come tutti gli altri, ha dovuto affrontare il lockdown e tutto ciò che deriva, e anche il complesso piano di procedure e controlli legato al nuovo boom dei contagi, ma che ha saputo reinventarsi puntando forte sulle birre made in Tuscany, che hanno saputo valorizzare e sfruttare i sapori tipici locali, come il miele, le erbe spontanee, patate e castagne.
Tra le migliori birrerie artigianali di Firenze troviamo il Bovaro, in cui spicca la produzione artigianale alla spina e due specialità interessanti, mentre Diorama offre birre artigianali italiane ed estere, ma non di produzione propria. Interessanti anche Archea Brewery, che offre la birra artigianale della casa, ovvero l’Archea alla spina, e la Birreria art.17, che ha il suo punto di forza in un vasto menù di birre artigianali, di cui gran parte italiane alla spina.
Il processo di produzione della birra artigianale
Partiamo dalle basi: la creazione della birra artigianale prende il via dalle materie prime di qualità. Una è sicuramente l’orzo, che corrisponde ad un cereale che, dal punto di vista prettamente estetico, presenta una forma che ricorda molto il grano. Come riconoscere un campo di orzo e non di grano? Semplice, visto che la spiga dell’orzo presenta una tipica inclinazione verso il basso, mentre quella di grano ha un portamento decisamente più verticale.
Quando si parla di birra di qualità, però, bisogna sottolineare come non si utilizzi proprio l’orzo, ma quest’ultima materia prima resa più ricca dall’aggiunta di alcune sostanze naturali che si ricavano direttamente dalla pianta, sfruttato in una particolare fase in cui viene ribattezzato con il termine di malto.
Come funziona? In poche parole, i vari chicchi d’orzo, rimangono all’interno di un ambiente con un grado di umidità giudicato sufficiente per fare in modo che germoglino. Una volta che raggiungono tale fase, ecco che si può provvedere alla cottura dell’intero composto: gestendo tale operazione si può dare specifici sapore e aroma alla birra artigianale che si sta producendo.
Successivamente, il mosto viene mixato insieme all’acqua, in maniera tale che i lieviti possano attecchire senza problemi. Il mosto, in seguito, viene bollito, in maniera tale da rimuovere determinati microrganismi che potrebbero diffondersi. Nel corso della fase di bollitura, ecco che viene inserito un ingrediente molto importante: si tratta del luppolo, ovvero il frutto di una pianta erbacea che presenta un sapore tipicamente amaro, che si può assaporare con grande cura all’interno della birra.
La fase della fermentazione
Durante il processo di fermentazione, in cui vengono immessi all’interno dell’impasto i vari lieviti. Si tratta di funghi che vanno a mangiare lo zucchero, garantendo come risultato di tale processo anidride carbonica e alcool, che rappresentano i veri e propri prodotti di fermentazione della birra.
La fermentazione avviene facendo leva su due lieviti differenti, in base poi al gusto finale che si vorrò conferire a quella particolare birra artigianale. Una volta conclusa tale fase, ecco che la birra si deve far riposare per stabilizzarla, evitando poi che la fermentazione possa riprendere senza controllo. Dopo al massimo sei settimane, si deve semplicemente verificare che le reazioni chimiche siano terminate ed ecco che la birra è ormai pronta.