Dopo aver raggiunto la finale di Conference League, nella Fiorentina c'è molta euforia ma anche la consapevolezza che ancora non è stato raggiunto il risultato che più conta: la vittoria finale. Capitan Cristiano Biraghi ha detto belle parole: "Siamo molto contenti, ringraziamo tutti ma soprattutto vogliamo portare a casa qualcosa. L'importante è avere la fame di vincere e già nello spogliatoio stasera parlavamo delle prossime partite...".
Antonin Barak, autore del gol che ha mandato in estasi Firenze e portato la squadra alla finale di Praga, nella sua nazione, ha parlato di "obiettivo importantissimo" mentre mister Vincenzo Italiano ha definito "superlativa, straordinaria" la prestazione dei suoi ragazzi dando a loro il merito del successo. Tutto vero, a parte un dettaglio: in questa Fiorentina la mano dell'allenatore si vede, eccome. Una mano "giochista", per cui la Fiorentina prova a giocare sempre, prova a vincere superando l'avversario prima di tutto sul piano del gioco. Scusate se è poco.
Con l'Inter e con il West Ham saranno partite complicate ma questa Fiorentina farà di tutto per vincere alla sua maniera.
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