"Siamo di fronte a una nuova figuraccia. Il Comune di Firenze, per l'incontro bilaterale tra Renzi e la Merkel, prima ha fatto mettere delle bandiere tedesche su Palazzo Vecchio e sui palazzi di via Calzaiuoli e poi le ha tolte il giorno dell'arrivo della Cancelliera. Abbiamo chiesto un chiarimento sulla vicenda ma la risposta della Giunta alla nostra interrogazione vorrebbe ora coprire la figuraccia fatta. Tentano persino di farci passare da fessi” così spiega Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra con Sel, Fas e Prc.
“In sintesi la risposta dice che non c'è stato alcun problema o imprevisto, ma le bandiere pagate dal Comune circa 700 euro sono sventolate solo il 21 gennaio, ovvero il giorno prima dell'arrivo della cancelliera Merkel, per poi essere tolte il 22, quando sono entrate in vigore le norme di sicurezza e i cerimoniali dei due Paesi. Quindi abbiamo comprato le bandiere, montate sugli edifici e su Palazzo Vecchio in attesa dell'arrivo dell'incontro? Dovremmo anche crederci? Meglio farci una risata sopra e pensare che così la prossima volta sapremo bene che i protocolli non permettono lo sventolio di bandiere straniere”.
“Ci permettiamo una battuta - conclude Grassi - se tutto era previsto e le bandiere tedesche fossero state installate il 21 gennaio davvero in omaggio al vertice del giorno dopo, cosa volevano omaggiare le bandiere coi gigli rossi che hanno sostituito le bandiere tedesche? E infine facciamo una proposta: le bandiere della Germania mettiamole in vendita in occasione degli europei di calcio così il danno arrecato da impreparati amministratori fiorentini sicuramente sarà ridotto”.