L'Arte che diventa traino dell'economia locale non è certo una novità, ma le aspettative davanti alla 30ma edizione della Biennale fiorentina sembrano essere concentrate soprattutto su questo aspetto.Il Sindaco Dario Nardella ha ricordato come l'idea stessa del mecenatismo e del collezionismo siano proprie di Firenze sottolineando più volte, nel suo discorso, l'importanza della circolazione delle opere d'arte.Il Segretario Generale della BIAF Fabrizio Moretti ha fornito un quadro economico dell'arte che esce rafforzata dalla crisi economica, rinvigorita dall'essere stata rivalutata in una nicchia elitaria ma di enorme respiro sociale tanto da prestare il fianco al primo cittadino sul piano del turismo alimentato anche dai mercanti d'arte.Moretti e Nardella si sono confrontati sulla durata della kermesse "Due fine settimana sono perfetti" ha replicato il sindaco al segretario che commentava come forse "per essere in linea con altre rassegne dovremmo ridurre l'evento".
Una riflessione che ha visto prevalere l'esigenza di prolungare ospitalità, una accoglienza a 360 gradi per quei collezionisti-compratori che incarnano il 'turismo di qualità' ovvero quello composto da esperti, amatori, disposti a conoscere il territorio e destinati a fare da testimonial in patria delle bellezze locali.Sollecitati entrambi sulla presenza di contaminazioni contemporanee come l'attesa opera di Urs Fischer in piazza della Signoria entrambi hanno sottolineato come l'arte stessa sia dibattito e discussione, travaglio di emozioni e portatrice sana di critiche "Altrimenti non sarebbe arte" ha chiosato Nardella.La perplessità sull'accostamento tra antico e contemporaneo tradisce forse una pecca da parte dell'opinione pubblica non avvezza a frequentare le gallerie moderne, luoghi in cui da diversi anni oramai è d'uso far 'dialogare' opere antiche con l'arte contemporanea.
Si tratta tutto sommato di un grande ritorno visto che già la storia dell'arte ha assistito a scene in cui grandi collezionisti arricchivano i propri saloni di famiglia con ritratti prodotti da giovani artisti.
La cena di gala. Una nuova cornice d’eccezione per le oltre 3000 opere esposte dagli 80 espositori italiani e stranieri, che rappresenteranno il meglio dell’arte italiana di tutte le epoche e che saranno presentate in anteprima ad una selezione di ospiti VIP invitati al gala dinner che si terrà nel Salone del Trono di Palazzo Corsini giovedì 21 settembre.
Un evento esclusivo in cui il Segretario Generale della BIAF Fabrizio Moretti, accoglierà circa 700 ospiti per un totale di 70 tavoli, tra cui il Sindaco di Firenze Dario Nardella, l’artista Urs Fischer, la Direttrice generale per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del MiBACT Caterina Bon Valsassina, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmitd, il Direttore della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg, il Direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino, il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, il Presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori, rappresentanti delle famiglie Miari Fulcis, Frescobaldi, Gondi, Corsini ma anche direttori di musei e collezionisti nazionali e internazionali.La coreografia della serata, che si concluderà con uno spettacolo pirotecnico, sarà curata da Mattero Corvino e Warly Tomei.
Vini offerti da Antinori e catering affidato a Harry’s Bar FirenzeL’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 23 settembre alle 10.30 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con il Sindaco Dario Nardella e l’artista Urs Fischer, a cui farà seguito il taglio del nastro a Palazzo Corsini.
Le sale di Palazzo Corsini faranno da cornice alle oltre 3.000 opere presentate da 80 fra le migliori gallerie italiane e straniere, un’ampia commistione di dipinti, sculture, disegni, arredi e oggetti di epoche diverse che, da questa edizione, arriveranno per la prima volta fino agli anni Ottanta del Novecento.Le opere saranno attentamente selezionate e vagliate da un’autorevole Commissione Scientifica internazionale di esperti per ogni settore: Andrea Bacchi, Massimo Bartolozzi, Sandro Bellesi, Daniele Benati, Mauro Berti, Silvestra Bietoletti, Andrew Butterfield, Elena Capretti, Simone Chiarugi, Enrico Colle, David Ekserdjian, Maria Cecilia Fabbri, Carlo Falciani, Arturo Galansino, Aldo Galli, Giancarlo Gentilini, Richard Knight, Anna Bozena Kowalczyk, Francesco Leone, Dora Liscia Bemporad, Jean-Patrice Marandel, Paola Marini, Fernando Mazzocca, Luca Mor, Claudio Pizzorusso, Francesca Pola, Nicoletta Pons, Giovanni Pratesi, Carmen Ravanelli Guidotti, Eric Schleier, Davide Sestieri, Nicola Spinosa, Carl Strehlke, Maria Cristina Terzaghi, Roberto Valeriani, Marco Voena.Il nuovo allestimento, ideato dal noto interior designer e scenografo veneziano Matteo Corvino, che si apre alla modernità e che sarà reinterpretato già dalla prossima edizione - vede un soffitto di vetro nel percorso centrale per garantire maggiore luminosità agli spazi interni e aprire suggestivi scorci sulle architetture seicentesche della facciata del Palazzo.
Mentre, dalla terrazza, si svelerà un effimero giardino pensile all'italiana dove bordure di bosso incorniceranno le grandi lastre di cristallo che evocheranno con i loro riflessi un lungo bacino d'acqua.
Conferma della sempre maggiore apertura verso l’arte contemporanea è la mostra dell'artista svizzero Urs Fischer, promossa da Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze e Comune di Firenze. Ideazione del progetto e direzione artistica di Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, mostra a cura di Francesco Bonami, realizzata da Associazione Mus.e. Dal 22 settembre al 21 gennaio 2018 si potranno ammirare in Piazza Signoria l’istallazione della scultura monumentale di 12 metri Big Clay e le riproduzioni in cera di Bonami e Moretti che si consumeranno lentamente sull’ Arengario di Palazzo Vecchio, a simboleggiare la finitezza umana in contrasto con la durevolezza dell’arte. OPERE ESPOSTE
Tra i dipinti, spiccano un San Paolo dello Spagnoletto (Jusepe de Ribera), olio su pannello di forma ovale datato 1648, che sarà esposto allo stand di Colnaghi; un originale Ritratto di Barbara van Beck, olio su tela di scuola italiana della fine del Seicento proposto dalla londinese Agnews, che immortala la giovane Barbara affetta dalla rara malattia genetica “universalis ipertricosi” o “sindrome del lupo” e per questo ricoperta da un’anomala peluria sul viso e sul corpo; una coppia di dipinti di Abraham Louis Rodolphe Ducros presentati da Walter Padovani, che rappresentano La Fonte di Aretusa in Sicilia e Le Terme di Caracalla, scorci tra i più popolari per i viaggiatori stranieri all’epoca del Grand Tour, il primo, ad esempio è di diretta derivazione da un disegno dal vero, eseguito durante un viaggio dell’artista in Sicilia e nel Mezzogiorno nel 1778 e oggi conservato al Rijskmuseum di Amsterdam; una veduta di Roma, Piazza della Bocca della Verità, con Santa Maria in Cosmedin e il tempio di Ercole Vincitore, Romadi Gaspare Vanvitelli (Gaspar Van Wittel), visibile nello stand di Cesare Lampronti Old Masters Paintings; un’Allegoria dell’Amore di Bernardino Licinio che si troverà nello stand di Robilant+Voena.A rappresentare la scultura, il capolavoro ritrovato di Romolo Ferrucci del TaddaIl Villano di Livorno, opera commissionata per onorare il popolo livornese fedele alla Repubblica Fiorentina, che difese la città dall’assedio delle truppe dell’Imperatore Massimiliano I nel 1496, smarrita nel 1700 e ricomparsa ad inizio Novecento nella prestigiosa collezione Tammaro de Marinis a Firenze, che sarà presentata nello stand che riunirà le gallerie fiorentine Bacarelli Antichità e Botticelli Antichità; una terracotta raffigurante la Madonna con il Bambino benedicente del tipo detto 'Madonna Morgan' realizzato da Mino da Fiesole e bottega portata daLongari Arte Milano; una scultura in legno di tiglio di Giovanni Angelo Del Maino che raffigura San Giovanni Evangelista (figura da un Compianto) databile al terzo decennio del XVI secolo, da Meheringer Benappi.
L’arte del novecento sarà rappresentata dalla mostra dedicata a Mirko Basaldellaospitata dallo stand di Copetti Antiquari, che ripercorre le varie fasi della carriera di uno fra i protagonisti dell’arte moderna friulana, dai ritratti degli anni giovanili alle sculture monumentali, fino alle opere in cemento o legno che ne attestano la vocazione sperimentale e polimaterica; dal Paesaggio di Mario Sironi, tempera su carta che fa parte dei numerosi disegni presentati dalla Romano Fine Art; dai disegni di Gustav Klimt, tra i quali uno studio per la celebre Salomé, proposti dalla vienneseW&K Wienerroither & Kohlbacher.Passando al contemporaneo, Cortesi Gallery esporrà Untitled (Rasterbild), 1958-1972, opera di Otto Piene, noto fondatore del Gruppo Zero; A.1 (olio, sacco e pietra pomice su tela, 1953) di Alberto Burri sarà in mostra da Tornabuoni Arte; La Galleria d’Arte Frediano Farsetti presenta una Superficie bianca di Enrico Castellani del 1980; La Sperone Westwater sarà presente con l’opera Pic-nic di Arman, carta argentata in teca del 1960.Tra gli arredi spiccano l’imponente paravento in stile liberty Onde, damigelle di Numidia e scorfano di Galileo Chini formato da quattro tavole dipinte ad olio, visibile nello stand della Galleria Gomiero; la collezione di tappeti antichi di Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, tra cui un Ushak Tintoretto proveniente dall’Anatolia occidentale, realizzato nel XVI secolo e decorato da un medaglione quadrilobato rosso e blu con al centro una forma romboidale, che prende il nome dal maestro del colorismo veneto del secondo Cinquecento, che spesso rappresentò questa tipologia di tappeto nei suoi dipinti; un rarissimo lampadario “a chiocche” a ventisei bracci su due ordini di palchi in vetro trasparente e policromo, realizzato dalla fornace Giuseppe Briati di Murano nella prima metà del XVIII secolo e proveniente da Palazzo magnani Feroni di Firenze, che si potrà ammirare da Piva & C.Tra le altre iniziative in programma, la mostra “Inaspettate ‘delizie’ in un’alcova.Dalla Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze” che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, esporrà 11 tesori della sua preziosa collezione d’arte, tra cui opere di Giotto, Gaspar van Wittel, Pietro Annigoni, Pietro Chellino; la video installazione “La fabbrica della bellezza.
La manifattura Ginori e il suo popolo” di Matilde Gagliardo, originale opera formata da 21 ritratti di rappresentanti delle maestranze della manifattura Richard Ginori, un’eccellenza che fa parte del nostro patrimonio storico; il charity event di venerdì 29 settembre, una cena ad inviti nel Salone del Trono di Palazzo Corsini, in favore di Engera – Africa Caring People ONLUS, organizzazione che lavora per la tutela della salute della popolazione etiope; e ancora numerose presentazioni di libri sull’arte e l’antiquariato con esperti e curatori.Uno speciale percorso congiunto, in collaborazione con Palazzo Strozzi, permetterà di ammirare alcune delle opere più rappresentative dell’arte italiana e non solo a prezzo scontato.
Infatti, i visitatori della Biennale avranno una riduzione da 12 a 9 euro sul biglietto d’ingresso alla mostra “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”, che si inaugurerà a Palazzo Strozzi il prossimo 21 settembre, mentre i visitatori della mostra di Palazzo Strozzi potranno ammirare le opere della 30° Biennale Internazionale dell’Antiquariato ad un prezzo ridotto di 10 euro, anziché 15.Per la copertina della nuova edizione della rivista BIAF Magazine, realizzata da Gruppo Editoriale, è stata scelta l’opera del fotografo Mimmo Jodice Alba Fucens,fotografia del 2008 che ritrae una scultura dell’antichità classica, che sarà visibile a Palazzo Corsini per tutta la durata della Biennale.
Date e orari: dal 23 settembre al 1 ottobre 2017, dalle 10,30 alle 20,00. Giovedì 28 settembre 2017 dalle ore 10,30 alle 19,00
Biglietto: € 15, ridotto € 10
info: www.biaf.it