Quando un cittadino subisce il furto della bicicletta e si reca a denunciare l'accaduto la prima domanda da parte di chi verbalizza è "Ma l'aveva legata bene?".Domanda di circostanza o apprensione caritatevole da parte dell'agente di turno, fatto è che il proprietario è il primo responsabile della vigilanza sulla res propria."L'avevo legata.." non basta perché a quel punto l'esperto della sicurezza esclama "Era fissata ad un sostegno?". Ed a questo punto scatta l'imbarazzo di chi si trova a dover ammettere "..
Solo.. solo una ruota". Derubati e affranti.Per questo capita di incontrare mezzi a due ruote assicurati a strutture in ferro con lucchetti di ogni tipo: uno per ciascuna ruota, ed a volte uno anche per assicurare il cestino portapacchi. In una città in cui polizia e carabinieri trovato ladri "con le tronchesi in mano in pieno giorno", vecchio "palo" non basta più.L'Associazione Città Ciclabile torna ad accusare il Comune di Firenze "Non è amico della bicicletta". "Sono state rimosse le bici legate ai parapedonali in viale dei Mille.
Lungo il viale ci sono rastrelliere vecchio tipo - quelle che permettono di legare solo una ruota, aumentando così il rischio di furto - comunque tutte piene, in più ce n'è una sola di quelle a U rovesciata che permettono di legare ruote e telaio garantendo così un po' più di sicurezza contro i furti sempre più dilaganti. Le bici sono molte di più rispetto ai posti disponibili, da anni è così, ma nuove rastrelliere non sono state installate, obbligando chi deve parcheggiare la bici in quella zona ad arrangiarsi".
L'Associazione Città Ciclabile denuncia "Questa rimozione, che viene poco dopo la chiusura senza fornire alternative della pista ciclabile in zona Fortezza/Statuto per il lavori della tramvia, è l'ennesima riprova che Firenze non è amica delle biciclette. Al di là dei proclami non esiste ancora una rete di piste ciclabili ma solo una serie di monconi più o meno lunghi, non ci sono sufficienti rastrelliere collocate dove realmente servono (è successo anche che nuove rastrelliere siano state installate dove non c'era bisogno e sono rimaste vuote ...) per un popolo di ciclisti che è enormemente aumentato nel tempo fino a rappresentare intorno al 10% della mobilità, secondo le ultime stime del Comune, e che, rischiando ogni giorno sia la propria incolumità fisica che il furto del proprio mezzo, fa sì che le strade siano meno intasate da una marea di mezzi a motore, un po' meno pericolose visto la loro velocità "lenta" e in più rendono l'aria un po' meno avvelenata.
Non c'è neanche un Ufficio Bici, che esiste invece in tante altre città, il cui primo compito dovrebbe essere stilare un piano dettagliato sia delle piste ciclabile che delle rastrelliere in base alle effettive necessità. Col prossimo bilancio Il Sindaco ha la possibilità di passare dai proclami ai fatti, destinando alla ciclabilità adeguate risorse umane e finanziarie, per rendere finalmente Firenze una città amica della bici".