Spalle a Palazzo Vecchio, la foto di gruppo per Beppe Grillo si presenta come una occasione ulteriore per ribadire la linea del Movimento 5 Stelle in materia di stipendi e rimborsi. A rendicontare l'assegno ci pensa l'onorevole Alessandro Di Battista che si intrattiene tra la gente per spiegare da dove provengono i soldi restituiti."A prescindere dalla vittoria del Sì o del No, il Movimento è una realtà che non si può cancellare" ha detto il leader dei pentastellati ammettendo alcuni errori commessi ma ricordando come l'intero apparato si regga fin dall'inizio sulla sola partecipazione popolare.
"80 milioni di ragioni" spiega il M5S sbandierando l'assegno che da piazza San Firenze finisce per arrivare sotto al David di Michelangelo. La presenza delle repliche dei monumenti fiorentini, ad iniziare dal marmo michelangiolesco, ha offerto a Grillo l'assist per paragonare il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, ai duplicati presenti in piazza."Un fiorentino mi ha fermato - ha detto Di Battista - ringraziandomi perché ha potuto avviare la sua giovane attività grazie al fondo messo a disposizione con il nostro micro-credito che per eccesso di zelo abbiamo fatto e facciamo gestire allo Stato proprio per evitare che nel dare soldi a terzi vi siano rischi di favoritismi. Ma di cosa parliamo? Questo è il Movimento".