Dopo il 3-3 in trasferta agli ungheresi si presentava una grande occasione per la prima volta nella storia. Prima dell'incontro, Zsolt Hornyák è stato costretto a cambiare squadra titolare, perché Brandon Ormonde-Ottewill non poteva giocare a causa di un dolore alla caviglia, Zsolt Nagy è passato al ruolo di terzino sinistro, e Jonathan Levi sulla linea offensiva.
Raffaele Palladino ha schierato la formazione titolare, che somiglia alla Fiorentina vista nel secondo tempo a Firenze, con Dodo, Sófjan Amrabat, Jonathan Ikoné e Moise Kean, ma anche il capitano della squadra Cristiano Biraghi e il centrocampista marocchino Amir Richardson.
Partita difficile con De Gea protagonista di due salvataggi decisivi nel primo tempo e di un grande riflesso nella ripresa. Lucas Martínez Quarta ha quasi calciato in testa Jakov Puljic al 5' davanti all'area di rigore, ma l'arbitro Ricardo Nobre non ha ritenuto di alzare un cartellino giallo, né fischiare un calcio di punizione. Al 40' una grande parata di De Gea ci salva dallo svantaggio: Urho Nissilä fa un cross davanti alla porta dalla destra, Puljic tira sull'angolo lungo, ma viene parato.
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Al 49' Wojciech Golla, autore del terzo gol nella prima partita, raccoglie su punizione di Nissilä, ma la palla colpisce il palo. Tre minuti più tardi Levi crossa dalla sinistra, Puljic lancia Plsek, ma il suo colpo di testa viene parato anche dalla traversa, questa volta con l'aiuto di De Gea.
Dopo cinquanta minuti primo tiro in porta dei viola, ma Ármin Pécsi para il tiro di Riccardo Sottil. Poi, come spesso accade con tante occasioni sprecate, al 59', Moise Kean al secondo pallone buono (nel primo tempo aveva sfiorato la rete in contropiede) si invola sulla sponda di Kouame e spara nell'angolo basso la rete del vantaggio viola.
I viola disturbano il gioco, allungano i tempi e la partita sembra chiusa, ma al 95' il rigore di Zsolt Nagy (fallo su Colley di Ranieri e secondo cartellino giallo che gli costa l'espulsione ) dal dischetto la riapre e la porta ai supplementari (4-4 nel totale dopo il 3 pari dell'andata).
Nei supplementari i viola restano in nove per l'espulsione del giovane Pietro Comuzzo (doppia ammonizione) ma la punizione di Artem Favorov viene parata da De Gea. Che poco dopo para anche il tiro di Zsolt Nagy. Poi Colley colpisce di testa, ma non riesce a segnare il gol decisivo. Nella seconda metà dei tempi supplementari i viola restano in partita e la portano sull'1-1 fino ai supplementari.
Ai calci di rigore Roland Szolnok sbaglia il suo, la Fiorentina no e conquista la fase a gironi della Conference League, anche se non meritatamente.
Puskás Akadémia FC–AC Fiorentina 1–1 (0–0, 1–1, 1–1) Con rigori: 4–5
Guidato da: Nobre (P. Ribeiro, N. Pereira) - Portoghese
Gol: Zs Kean (59)
Cartellino giallo: Plsek (52), Colley (79), Komáromi (82), Favorov (90+2), Maceiras (90+3), oppure Pongracic (8°), Kean (43°), Comuzzo (76°, 96°), Ranieri (79°, 90+5°), Dodo (90°+8°)
Indisponibili: Ranieri (90+5), Comuzzo (96), Martínez Quarta (97)
Puskás: Pécs - Maceiras, Golla, Stronati, Zs. Nagy - Favorov, Plsek (Szolnoki, 79) - Soisalo (Vékony, 88), Nissilä, Levi (Komáromi, 68) - Puljic (Colley, 68).
Fiorentina: De Gea - Martínez Quarta (Parisi, 71), Pongracic (Comuzzo, 54), L. Ranieri - Dodo (Kayode, 83), Amrabat, Richardson, Biraghi - Ikoné (Colpani, 55), Kean (Mandragora, 91. ), Sottil (Kouamé, 54.).
