"Un atto gravissimo alla Barbagli srl che si occupa della gestione di contatori gas, acqua, energia elettrica per privati e aziende con concessioni pubbliche nel territorio toscano ed anche nazionale" tuona la Cgil.
"Senza averne discusso preventivamente con lavoratori e organizzazioni sindacali e senza aver tentato un confronto costruttivo, l'azienda ha comunicato che dal primo gennaio 2015 non applicherà più il contratto nazionale del terziario ma un contratto firmato da un'organizzazione sindacale a noi sconosciuta e non rappresentativa. Il nuovo contratto è palesemente inferiore a quello precedente sia sul piano normativo che su quello economico e l'azienda ha dichiarato che la scelta non ha altre ragioni se non quelle di un risparmio secco del costo del lavoro".
Prosegue la Cgil: "Crediamo che questo sia un atto gravissimo e da denunciare pubblicamente, in particolare perchè la Barbagli lavora in appalto per aziende pubbliche o in concessione. Non è più ammissibile che un'azienda possa decidere di applicare un contratto firmato da organizzazioni sindacali non rappresentative e poi partecipare a gare di appalto applicando tariffe basse solo perchè si pagano meno i dipendenti e si tolgono loro i diritti. Anche nel rispetto di una corretta concorrenza fra le varie aziende noi ci attiveremo perchè le aziende pubbliche o in concessione inseriscano nei capitolati di appalto clausole che indichino l'applicazione di contratti collettivi firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Continuando per questa via ci sarà sempre un nuovo sindacato e un'associazione di imprese che concorderà per un ulteriore ribasso di diritti e di retribuzione.
Purtroppo il legislatore è sordo su questa materia e noi pensiamo che questa vicenda sia frutto anche delle linee indicate dal Jobs Act".