Parte il primo maggio il pacchetto di misure per contrastare la criminalità e l’abusivismo commerciale e di prevenzione antiterrorismo, che è stato varato lo scorso 14 aprile. Lo ha confermato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito mercoledì sera a Palazzo Medici Riccardi. Al tavolo del prefetto Alessio Giuffrida, erano presenti i responsabili delle forze dell’ordine, gli assessori Federico Gianassi e Sara Funaro e il comandante della polizia municipale. Il dispositivo individuato prevede un’azione integrata con polizia carabinieri e guardia di finanza focalizzati in particolar modo sulla criminalità comune e i servizi antiterrorismo; la polizia municipale sorveglierà il centro in modo capillare con attività mirate all’antiabusivismo commerciale.
Il centro è poi presidiato anche dai militari dell’operazione “Strade Sicure”, che hanno esclusivamente compiti antiterrorismo, ma che rappresentano comunque un valido elemento di dissuasione contro i tappetini. Un ulteriore aiuto nell’attività di controllo viene anche dall’Associazione dei carabinieri in congedo, già scesi in campo nei giorni scorsi e la cui presenza rappresenta un deterrente. Nel complesso si tratta di un robusto meccanismo di copertura del centro storico, la cui ripartizione in zone suddivise tra i diversi corpi lo renderà ancora più efficace.
Piazza Signoria e Uffizi saranno affidati ai carabinieri, piazza del Duomo e Battistero alla polizia, Via Ricasoli e Accademia alla guardia di finanza. Sulle tre maxi aree vigilerà anche la polizia municipale impegnata stabilmente a contrastare il commercio abusivo. Il tavolo tecnico, che si è tenuto di recente in Questura, ha deciso modalità, turni e personale impiegato, che sarà in uniforme e in borghese. I servizi saranno modulabili sulla base delle diverse esigenze di ogni zona e i presidi saranno mobili in modo da operare principalmente con interventi dinamici e passaggi frequenti delle pattuglie, ritenuti più funzionali alle esigenze di controllo.
“Il presidio della città c’è – ha detto Giuffrida - ed è un bel modello di collaborazione interforze. Insieme si condividono le strategie operative e si decidono le mosse più giuste da fare”. Si è affrontata inoltre la problematica della Galleria dell’Accademia, davanti alla quale venditori abusivi e accattoni molesti infastidiscono i visitatori. Una situazione al centro dell’attenzione del comitato, tanto che il nuovo dispositivo prevede per questa zona un’azione mirata, che avrà bisogno di tempo per dispiegare completamente i suoi effetti.
“Dopo di che, si potranno tirare le somme”, ha commentato il prefetto. Intanto il comitato ha valutato che la posizione dei chioschi presenti in via Ricasoli, davanti al museo, risulta pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica perché i banchi offrono riparo agli abusivi e rappresentano anche un ostacolo al fluire della grande moltitudine di gente in attesa di entrare nella Galleria. A questo riguardo il Comune stabilirà il da farsi.
“Cacciare i venditori regolari per far posto agli abusivi è davvero il colmo. Siamo esterrefatti e fermamente contrari alla decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Firenze su via Ricasoli.”E’ la netta prosa di posizione della Fivag-Cisl di Firenze sulla decisione, così come riportata dagli organi di stampa, di cacciare da via Ricasoli due banchi di ambulanti regolarmente autorizzati perché il Comitato –così riportano i quotidiani – “ha valutato che la posizione dei chioschi (…) risulta pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica perché i banchi offrono riparo agli abusivi”.Il Comitato si è occupato del problema a seguito della denuncia della Direttrice del museo dell’Accademia, Cecile Hollberg, sulle molestie continue che accattoni e venditori abusivi portano ai turisti in coda per entrare nel museo e delle polemiche che ne sono seguite con il sindaco Nardella.“Dobbiamo precisare – dice la Fivag – che i banchi non sono tra quelli cacciati da San Lorenzo, ma sono lì ormai da molti anni.
Ma il paradosso più grande è accusare loro di offrire un riparo agli abusivi. I due banchi sono piuttosto un deterrente, visto che sono i più danneggiati dai venditori abusivi, che fanno loro concorrenza vendendo souvenir, seppure di basso livello. E ora – si chiede la Fivag - proprio le autorità che non sono riuscite a tutelare dalla concorrenza sleale degli abusivi questi operatori commerciali, che rispettano le regole e pagano le tasse, li cacciano per via degli abusivi stessi ?”“Invitiamo – conclude la Fivag - il Comitato e tutte le autorità cittadine a ripensare questo provvedimento che non solo è paradossale, ma rappresenta un’offesa a chi in questo Paese cerca di guadagnarsi da vivere rispettando le leggi.”
Questa la dichiarazione della capogruppo di La Firenze Viva Cristina Scaletti: “La colpa del l'abusivismo e del degrado in città è di chi lo fa notare come la direttrice dell'Accademia Cecilie Hollberg o di chi non c'entra niente come i banchi regolari in via Ricasoli. Ecco le risposte di Palazzo Vecchio. Incredibile. Il Comune non riesce a contrastare l'abusivismo che imperversa in città e scarica la colpa su altri. Prima il sindaco ha inveito contro Cecilie Hollberg, la direttrice della Galleria dell'Accademia rea di essersi giustamente e pubblicamente lamentata dell'assenza di decoro davanti alla Galleria dove i visitatori quotidianamente (e da anni) vengono assaliti da venditori abusivi e mendicanti.
Oggi, udite udite, scopriamo che abbiamo un colpevole, anzi due! I due banchi in via Ricasoli davanti all'Accademia che offrirebbero (non si sa come) riparo agli abusivi e un ostacolo al deflusso della gente. In pratica anziché prendersi la responsabilità di un'assoluta incapacità gestionale delle problematiche della città si inveisce o con chi le fa notare o con chi non c'entra niente”.
“Lo spostamento dei due banchi in via Ricasoli è una scelta del Cosp. Consiglio alla consigliera Scaletti di informarsi meglio prima di lanciare accuse gratuite all’Amministrazione comunale”. È quanto dichiara l’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi. Il tema della situazione in via Ricasoli e in particolare nei pressi della Galleria dell’Accademia è stato uno dei temi al centro del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito mercoledì a Palazzo Medici Riccardi. “Nel comunicato della prefettura sui provvedimenti decisi nel corso della riunione si sottolinea come il nuovo dispositivo definito preveda per questa zona un'azione mirata, che avrà bisogno di tempo per dispiegare completamente i suoi effetti – precisa l’assessore Gianassi –.
E sulla questione del banchi, lo stesso comunicato spiega che ‘il comitato ha valutato che la posizione dei chioschi presenti in via Ricasoli, davanti al museo, risulta pregiudizievole per l'ordine e la sicurezza pubblica perché i banchi offrono riparo agli abusivi e rappresentano anche un ostacolo al fluire della grande moltitudine di gente in attesa di entrare nella Galleria’". "Le scelte di sicurezza non si discutono, si applicano. Pertanto poiché è necessario pensare a una riorganizzazione dei banchi lo faremo, ovviamente come ha sottolineato l’assessore Bettarini confrontandoci con la soprintendenza per un’eventuale diversa collocazione” conclude l'assessore Gianassi.
Il giardino di piazza dei Ciompi sarà chiuso ogni venerdì per impedire l’accesso ai venditori abusivi. Lo ha deciso l’amministrazione comunale dopo le segnalazioni dei residenti sulla presenza, proprio quel giorno, di un vero e proprio mercato non autorizzato. Del problema se è anche parlato durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che ha preso atto della necessità di intervenire. Da qui la scelta di chiudere, ogni venerdì, i cancelli di accesso ai giardini per impedire le attività abusive.