Gli ex vertici e dirigenti della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio sono imputati di bancarotta fraudolenta della vecchia banca dinanzi al tribunale di Arezzo. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge di oltre 140 milioni di prestiti erogati in favore degli stessi amministratori, amici e prestanomi che hanno causato il dissesto della banca; prestiti che, secondo l’accusa, avrebbero causato o concorso a causare il dissesto della banca. Confconsumatori, stante la rilevanza del dissesto bancario e le modalità di gestione del dissesto che ha visto penalizzati azionisti e obbligazionisti subordinati, procederà a costituirsi parte civile direttamente nel processo penale.
«Inoltre – fanno sapere da Confconsumatori – l'associazione invita tutti gli azionisti della banca fallita a volersi costituire parte civile, chiedendo così agli amministratori il conto delle loro azioni, per ottenere il risarcimento del danno subìto che non è conseguente a fluttuazioni del mercato, bensì alla condotta degli amministratori. Hanno titolo anche gli obbligazionisti subordinati che, qualora abbiano avuto accesso all’indennizzo forfettario, possono e devono agire per il recupero del 20% non rimborsato dal fondo interbancario».
Gli interessati potranno contattare in Toscana le sedi territoriali della Confconsumatori, oppure scrivendo una email a toscana@confconsumatori.it oppure risparmio@confconsumatori.it, o contattando la sede nazionale. Per la Toscana è possibile anche chiamare il numero 328.7958074. «Quello che occorre per la costituzione in giudizio, sia per azionisti che per obbligazionisti subordinati – spiegano da Confconsumatori – è l’ordine di acquisto del titolo e gli ultimi estratti del conto titoli relativi agli anni precedenti al dissesto».
Dopo l'allarme sulla tassazione dei risarcimenti erogati da Veneto Banca e Popolare Vicenza nei giorni scorsi si sono dapprima diffusi i dettagli sul contenuto della risposta della Direzione Regionale del Veneto all'Interpello presentato da un azionista. Secondo l'Ufficio, l'indennizzo è corrisposto a fronte dell'assunzione di un obbligo di "non fare", il che qualifica la somma percepita come somma imponibile ai fini IRPEF come "Reddito diverso", ex art. 67, comma 1, lett. l), del TUIR. L'importo dell'indennizzo dovrà quindi essere riportato nel Quadro RL, rigo RL16, della Dichiarazione dei Redditi 2017.
Poi le due banche hanno emanato ciascuna un comunicato in cui affermano di aver effettuato, con il supporto di un primario studio di consulenza, un’approfondita analisi in merito al trattamento fiscale applicabile all'indennizzo. Ad esito di tale analisi, è stato ritenuto che l'indennizzo abbia natura risarcitoria e non determini alcun reddito autonomamente e istantaneamente imponibile in capo agli azionisti medesimi. Le banche non hanno quindi applicato alcuna ritenuta alle somme erogate, mentre hanno ridotto il valore di acquisto ai fini fiscali dei titoli.
Se e quando le azioni saranno cedute, la minusvalenza conseguita sarà ridotta dell'importo ora incassato. Se emergessero plusvalenze, queste sarebbero aumentate ma si tratta di un'ipotesi impossibile da realizzarsi, dato il valore pressoché a zero dei titoli.
Subito dopo l'assemblea infuocata di ChiantiBanca che ha sfiduciato Lorenzo Bini Smaghi, il nuovo Consiglio d’Amministrazione ha nominato il nuovo presidente, Cristiano Iacopozzi, docente di Economia presso l’Università di Siena. Il Cda ha anche nominato i due vicepresidenti, nelle persone di Roberto Mugnaini (vicario) e Alberto Marini.
Findomestic conferma il trend positivo e chiude il 2016 con il miglior risultato della sua storia: 234,9 milioni di utile (+41,4% rispetto al 2015). I risultati del bilancio consolidato evidenziano una produzione di 7,3 miliardi €, in crescita del 23,6% rispetto al 2015, in un mercato che cresce anch’esso, ma con variazioni minori (+16,3%). Si tratta di dati che posizionano la Società come leader nel settore del credito al consumo, con una quota di mercato del 12%. Particolarmente positivo l’andamento del settore dei finanziamenti auto (+21%), grazie anche alla crescita marcata delle immatricolazioni (+16,2%). Il segmento dei prestiti personali ha esercitato anch’esso un ruolo trainante con un aumento del 14,7%. La ripresa è stata anche favorita dal cambiamento della forma mentis del consumatore che percepisce il credito al consumo sempre più come una comodità e come un’opportunità, per agevolare l’acquisto pianificandolo. Per quanto riguarda il primo trimestre 2017 è interessante notare come l’andamento sia in linea con il trend del 2016 e con gli obiettivi del piano industriale.
In questo periodo la quota di mercato è salita al 14,8%.
Un sostegno concreto al calcio dilettantistico e giovanile della Toscana. Si rinnova, anche per la prossima stagione sportiva, la partnership tra il Comitato Regionale Toscana della FIGC LND e le BCC Associate alla Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo. Il sostegno alle attività delle oltre 700 società calcistiche dilettanti e giovanili con finanziamenti, a condizioni agevolate, per l’acquisto di defibrillatori, per l’iscrizione ai campionati (impegno che le società devono adempiere entro il mese di luglio) e per le spese finalizzate al settore giovanile (ad es.
tesseramenti, assicurazioni, iscrizione ai tornei, etc. dei giovani calciatori), si arricchisce di un’ulteriore opportunità. È stata infatti aggiunta la possibilità, per le società, di accedere a finanziamenti agevolati destinati ad interventi di manutenzione impiantistica. Un’opportunità sicuramente importante, per permettere ai club di offrire strutture sempre più attrezzate e sicure, dove poter praticare sport. Nello specifico, ogni società potrà richiedere un mutuo di importo massimo di 20.000 euro, rimborsabile in 36 o in 60 mesi, per interventi di manutenzione degli impianti sportivi. Al fine di rendere più snello e pratico il rapporto tra la Banca, le società di calcio e il Comitato Regionale, saranno attivati punti POS presso le delegazioni provinciali con l’utilizzo di carte bancomat fornite a condizioni particolari dalle BCC Associate alla Federazione Toscana. Le intese interessano le società calcistiche dilettanti e giovanili aventi sede legale nei Comuni dove operano le 16 BCC, con le loro 291 filiali o, a loro insindacabile giudizio, nei restanti Comuni dell’area di competenza.
La collaborazione, attiva ormai da diversi anni, non ha registrato alcun mancato rimborso dei finanziamenti da parte delle società sportive. Il movimento del calcio dilettanti, in questo momento di crisi economica e finanziaria, trova così un sostegno valido e concreto per proseguire in un'attività che non è solo sportiva ma che assolve funzioni educative e sociali.