L'Assemblea dei soci, riunitasi nella sede di Vignole, ha approvato all'unanimità il bilancio 2017 di Banca Alta Toscana Credito Cooperativo, che si è chiuso con un utile netto di 1,6 milioni di euro. Ampia la partecipazione dei soci che ha ascoltato con attenzione il resoconto dell'esercizio - il primo del soggetto nato dalla fusione per incorporazione di Banca di Masiano in Bcc Vignole e Montagna Pistoiese - presentato dal direttore generale Elio Squillantini.
I principali dati di bilancio
Positivi i dati della raccolta complessiva da clientela, che ha sfiorato quota 1,3 miliardi di euro con un +0,32% rispetto al 31 dicembre 2016. I crediti verso la clientela ammontano a 810,5 milioni di euro (-0,89%).
I crediti lordi in bonis hanno conseguito, oltre all’incremento delle masse al 1 luglio 2017 realizzato con l’operazione di fusione, una variazione positiva su fine 2016 per 11 milioni di euro (+2,36%), attinente principalmente ai mutui e agli altri finanziamenti rateali.
Il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa hanno indotto la Banca ad adottare una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati: infatti, l’incidenza delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati è passata al 51,94% rispetto al 47,61% di fine 2016. Anche quest'anno, in continuità con gli esercizi trascorsi, il numero di pratiche di affidamento non accolte è esiguo.
Il patrimonio netto della Banca, comprensivo del risultato di esercizio, è pari a 99,8 milioni di euro. Positivi gli indici di solidità patrimoniale: CET 1 capital ratio, TIER 1 capital ratio e Total capital ratio sono pari al 14,9%, ampiamente superiori ai limiti previsti dalla normativa di vigilanza.
“Banca Alta Toscana si presenta quindi al costituendo Gruppo Bancario Iccrea con tutti i numeri in regola” ha commentato il direttore generale di Banca Alta Toscana Elio Squillantini.
“Gli accantonamenti prudenziali e gli indicatori patrimoniali, al di sopra delle medie di sistema, confermano che questa Banca è solida e ha tutti gli elementi per incrementare i margini e continuare a dare risposte al territorio” ha aggiunto il Direttore della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo Roberto Frosini.
Durante i lavori dell'assemblea sono state presentate le caratteristiche e lo stato di aggiornamento del progetto di autoriforma del credito cooperativo, che vedrà il punto culminante il 1 gennaio 2019 con la nascita del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, la capogruppo a cui aderirà anche Banca Alta Toscana e che rappresenterà il quarto polo bancario nazionale e la prima Banca locale del Paese, assicurando autonomia alle singole Bcc aderenti attraverso i patti di coesione. La definitiva adesione alla capogruppo Iccrea sarà sottoposta al voto dell'assemblea straordinaria dei soci, che saranno chiamati a deliberare entro l'anno, probabilmente nel mese di novembre.
I soci intervenuti in assemblea hanno tutti commentato positivamente i dati di bilancio e hanno auspicato che anche in futuro venga mantenuto il modo di operare fondamentale del credito cooperativo, incentrato sulla relazione personale e sul legame diretto con il territorio.
Anche il presidente di Banca Alta Toscana Giancarlo Gori ha tracciato le prospettive legate al nuovo soggetto e alla riforma del credito cooperativo:
“La cornice disegnata va ora declinata e riempita di contenuti: culturali, imprenditoriali, manageriali, organizzativi, di comunicazione, un lavoro importante che la nostra Capogruppo Iccrea sta curando. Sarà necessario comporre la necessaria verticalità del Gruppo con l'orizzontalità delle diverse relazioni della BCC nei territori; banca cooperativa mutualistica e Gruppo in forma di società per azioni; efficienza complessiva e perseguimento efficace delle finalità mutualistiche del Gruppo; proprietà e controllo. Si tratta di prendere (di acquisire un nuovo e più forte assetto organizzativo, maggiori opportunità sul piano dei servizi offerti ai nostri Soci e Clienti) senza perdere (la specializzazione, la capacità di relazione, la flessibilità e reattività nel dare risposte che caratterizza il nostro modello e la nostra Banca)”.