In merito a notizie apparse sulla stampa su presunte stangate TASI, l’assessore al bilancio Alessandro Petretto definisce questa accezione del tutto priva di senso. “Il decreto istitutivo delle aliquote è ancora nella fase di conversione e tutto fa pensare che il testo iniziale sarà emendato in quanto di fatto inapplicabile, data l’ambiguità dei termini utilizzati. Per il momento sono solo in corso delle simulazioni sui vari scenari che la normativa deve ancora stabilire” “L’amministrazione fiorentina spiega l’assessore Petretto – seguirà alcuni principi che possono essere così sintetizzati.
In primo luogo, l’aliquota della TASI sulle prime abitazioni non di lusso sarà portata al livello dello 0.33%, in raffronto ad IMU del 2012 ad aliquota standard 0,4%, ed il gettito della maggiorazione sarà utilizzato per finanziare detrazioni di imposta graduate in base al valore immobiliare e al numero dei figli a carico. I contribuenti che erano esenti con l’IMU 2012 lo saranno anche con la TASI 2014. Per tutti i valori immobiliari delle fasce intermedie vi sarà un’equivalenza di carico tributario rispetto all’IMU 2012 e laddove presenti figli la tassazione sarà inferiore.
Non si vede dove sia la ‘stangata’. In secondo luogo, le abitazioni principali di lusso saranno tassate da IMU allo 0.6% come nel 2013, con detrazione fissa di 200 euro. In terzo luogo, si ritiene opportuno non gravare eccessivamente sulle attività economiche, non applicando alle categorie corrispondenti la TASI, ma la sola IMU. Quindi nessun negozio o esercizio commerciale di Firenze in affitto pagherà la service tax”. “Infine – conclude l’assessore Petretto – le ‘seconde case’ che rappresentano un indice indiscutibile di elevata capacità contributiva, saranno tassate all’aliquota massima, salvo le specifiche agevolazioni già assegnate nel 2013, ma saranno gravate solo da IMU, per cui gli inquilini fiorentini non saranno in ogni caso tassati.
Questo è quanto finora l’amministrazione può comunicare, stante lo stato di incertezza, tutto il resto sono illazioni di discutibile giornalismo”