FIRENZE - Anche per l'estate 2014 la Regione finanzia il progetto 'Dialisi vacanze', che consente ai pazienti nefropatici cronici che vivono in Toscana, nelle altre regioni e anche all'estero, di andare tranquillamente in vacanza, con la sicurezza di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane. Una delibera approvata nel corso dell'ultima giunta conferma anche per il 2014 il finanziamento complessivo di 140.000 euro alle aziende sanitarie, che entro marzo dovranno presentare i progetti mirati a garantire l'assistenza sanitaria "straordinaria" ai pazienti in dialisi.
"Anche in un periodo di maggiori difficoltà come questo che stiamo attraversando - dice l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - abbiamo scelto di mantenere il finanziamento che ogni anno la Regione garantisce per il progetto 'Dialisi vacanze'. E' giusto che a tutti i cittadini siano garantiti gli stessi servizi, e che chi è in dialisi possa scegliere quando e dove andare in vacanza, con la certezza di poter dare continuità alla sedute". Le persone affette da insufficienza renale cronica sono il 3-4% della popolazione.
Di questa percentuale, i pazienti che effettuano la dialisi sono circa il 13%. I cittadini in dialisi sono circa il 7 per 1.000 della popolazione, e ogni anno i nuovi casi che entrano in dialisi sono circa l'1,3 per 1.000, e risultano in costante aumento. La dialisi è continua e spesso la persona in trattamento è obbligata a restare nel luogo di residenza abituale per le sedute di dialisi, senza potersi spostare per vacanza o per altre necessità, se prima non viene fatta una programmazione del viaggio, con la messa in rete dei vari Centri dialisi.
La Toscana fin dagli inizi degli anni 2000 ha incentivato le aziende sanitarie a organizzare progetti mirati a garantire l'attività di dialisi ai cittadini toscani, italiani e ai turisti stranieri nei luoghi di villeggiatura della nostra regione, come pure fuori regione e all'estero. Ogni anno usufruiscono del servizio "Dialisi vacanze" circa 600 persone; le prestazioni riguardano anche cittadini americani, russi, tedeschi, olandesi, svizzeri. Il servizio coinvolge soprattutto le aziende sanitarie della costa: Viareggio, Livorno, Grosseto e Massa Carrara.
L'azienda sanitaria 10 di Firenze, diversamente dalle altre, organizza invece una vacanza per i suoi dializzati: nel 2011 all'isola d'Elba, nel 2010 e 2012 in Sardegna, nel 2013 a Taormina, quest'anno sarà ad ottobre sulla costa marchigiana. «Dopo l’incontro l’Asl promette il mantenimento del servizio nel punto prelievi dell’ospedale di Ponte a Niccheri in seguito ai lavori di ampliamento dell’Osma. Ora aspettiamo che quanto garantito ieri venga messo nero su bianco dall’assessore regionale alla Salute Luigi Marroni che entro marzo dovrà produrre risposta scritta a una nostra interrogazione presentata a gennaio sul futuro del punto prelievi».
È la dichiarazione del consiglierie regionale Ncd e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri a margine dell’incontro tenutosi ieri nella sala del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli alla presenza del sindaco Luciano Bartolini, del direttore sanitario dell’Asl 10 Emanuele Gori e dei cittadini sul futuro del punto prelievi dell’Osma in vista dei lavori di ampliamento della palazzina. «L’incontro di ieri – sottolinea – rappresenta una risposta alle richieste del nostro gruppo mosse dopo le prime voci sulla presunta chiusura del punto e l’esternalizzazione del servizio alle associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Le nostre richieste però, come quelle dei lavoratori, mirano a mantenere nel presidio ospedaliero la totalità dei servizi e non solo quelli più delicati come le analisi di bambini, pazienti oncologici e curve glicemiche. Crediamo che la rete di distretti sanitari gestiti dalle associazioni di volontariato debba mantenere l’importante ruolo sussidiario rispetto all’azienda sanitaria senza diventare foglia di fico per coprire i punti deboli della riorganizzazione sanitaria che rischia di minare alla base proprio l’autonomia dei volontari.
Trasformandoli – continua – in dipendenti Asl senza però le garanzie lavorative che questi ultimi hanno. Un passo indietro su questo punto – conclude – servirebbe a rasserenare quanti hanno assistito finora impotenti al progressivo smantellamento del sistema sanitario che ha colpito zone finora insospettabili come l’area fiorentina, “punta” nei quartieri 2 e 3 con la chiusura dell’unico presidio fisioterapico di Gavinana, col ridimensionamento del centro diabetologico della Valdisieve e la chiusura del punto prelievi di Borgo san Lorenzo.Al sindaco Bartolini consiglio, in termini sanitari, di non “firmare cambiali in bianco” a favore dell’Asl 10 ».