Allarme del presidente di Confservizi Cispel Toscana: “I contribuenti rischiano di ritrovarsi a pagare Imu, Tari e Tasi senza avere un calcolo predefinito e dovendo procedere loro stessi a valutazioni complesse. Urge una soluzione perché venga scongiurato il rischio di scaricare su cittadini e imprese oneri impropri”. “L’applicazione della IUC come interpretata dalle ultime circolari del Ministero dell’Economia si profila come un adempimento complicato e costoso, che rischia di scaricare su cittadini e imprese oneri e rischi impropri, in un quadro di incertezza e complessità indegno di un Paese civile”.
E’ con queste parole che Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, commenta le regole IUC scritte nella Legge di Stabilità. “Sembra evidente dalla bozza di decreto preparata dal Ministero dell'Economia in uscita in questi giorni – prosegue De Girolamo – che è intenzione degli uffici scaricare sui contribuenti le conseguenze di aver presentato al Parlamento un provvedimento incoerente, pasticciato e assurdo. I contribuenti infatti rischiano di ritrovarsi a pagare Imu, Tari e Tasi senza avere un calcolo predefinito e dovendo procedere loro stessi a valutazioni complesse.
Un modo di fare irresponsabile ed inaccettabile, già adottato al momento del pagamento della cosidetta 'Mini-Imu'”. A questo si aggiunga che una lettura arbitraria della Legge di Stabilità da parte del Ministero dell'Economia rischia di non considerare i rifiuti assimilati nel calcolo della Tari, con conseguente aumento delle tariffe per gli utenti domestici. Un’altra scelta incomprensibile, che spinge il presidente dell’Associazione delle aziende di servizio pubblico locale, a rivolgersi al Parlamento, in special modo ai parlamentari toscani: “Confidiamo nell’impegno di onorevoli e senatori toscani perché tra le priorità del Parlamento vi sia il non consentire a procedere in modalità cosi caotiche ed incoerenti, che in questa delicata fase economica potrebbero mettere in seria difficoltà contribuenti e imprese” conclude De Girolamo. Il Comune di Chiusi ha deciso di prorogare la riscossione della tassa sui rifiuti (TARES) fino al prossimo mese di aprile.
Questo è forse uno dei temi più importanti emersi ieri sera dalla discussione in consiglio comunale che ha visto l’approvazione della misura, esposta dall’assessore al bilancio e finanze Juri Bettollini, con i voti favorevoli del gruppo di maggioranza centrosinistra per Chiusi, quelli del gruppo di minoranza Primavera mentre contraria si è espressa solo la consigliera di minoranza Rita Fiorini Vagnetti. Il rinvio della tassa è stata dunque una scelta ampiamente accolta e rappresenta la risposta dell’amministrazione alle richieste arrivate sia dal mondo economico che politico; nei giorni scorsi, infatti, sia associazioni di categoria che sindacati così come tutti partiti di centrosinistra che sostengono l’attuale maggioranza si erano espressi, anche a mezzo stampa, per una dilazione della tassa. “Sono favorevole –dichiara l’assessore al bilancio e finanze Juri Bettollini – al pagamento rateale di questa tassa.
Certo è poca cosa, ma comunque in questo modo siamo riusciti a dare un po’ di fiato sia alle nostre imprese che ai nostri cittadini. A Chiusi per altro ci siamo da subito messi a ragionare sull’impostazione generale della tassa e alla fine siamo riusciti a trovare una quadra che in molti casi ha permesso sia alle famiglie che alle imprese di risparmiare rispetto alla vecchia TARSU. Purtroppo da questo ragionamento, ma a causa di una impostazione sbagliata arrivata dal governo, sono rimaste fuori alcune categorie come quelle dei bar e dei ristoranti che di fatto sono state fortemente penalizzate, ma purtroppo poco possiamo fare finchè l’impianto della tassa rimane quello attuale.
Tuttavia vedremo di intervenire come potremo ed anche essere riusciti se non altro a dilazionare il pagamento può essere un segnale importante.” Chiusi dunque nell’ottica di fare il possibile per dare un segnale di vicinanza a tutta la cittadinanza è riuscita ad ottenere una rateizzazione della tassa e così cittadini ed imprese avranno tempo fino al prossimo 17 aprile per saldare il pagamento della TARES al Comune.