Oltre tremila metri quadrati di verde pubblico restituiti ai fiorentini. Un ampio giardino dotato di campi di calcetto e street basket, di un’area giochi attrezzata per i più piccoli e una zona ristoro. L’unico giardino pubblico della città con un’altalena per bambini disabili: è il giardino realizzato in viale Guidoni, al posto della ex scuola Caterina de’ Medici (la cui demolizione iniziò il 23 dicembre 2009) occupata in passato abusivamente da un nutrito gruppo di cittadini somali. All’inaugurazione ufficiale del nuovo spazio sottratto al degrado e all’illegalità erano presenti il sindaco Matteo Renzi, il vicesindaco Stefania Saccardi, l’assessore all’ambiente Caterina Biti, il presidente del quartiere 5 Federico Gianassi, il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani e il managing director di Eso (Ecological Services Outsourcing) Nicolas Meletiou. “Oggi – ha detto il sindaco Matteo Renzi – è un giorno molto bello perché da un luogo di illegalità il Comune ha recuperato uno spazio per Firenze.
Questo giardino tiene insieme molte cose, dai giochi per bambini di tutte le età all’altalena per disabili al pavimento fatto con scarpe riciclate. Ringrazio tutte le persone, i dipendenti e le ditte impegnate nel progetto per aver creduto e realizzato un luogo che restituisce un pezzo di città ai fiorentini”. Il giardino, con accesso da viale Guidoni e da via Barsanti (dove è stato realizzato un nuovo cancello) è suddiviso in tre aree: ragazzi, gioco bimbi e ristoro. Il costo totale dei lavori per la realizzazione del giardino, dove sono stati installati nuovi impianti di illuminazione e irrigazione e dove sono stati reimpiantati 21 nuovi alberi, è di 350.000 euro. Per l’area è stato ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana per l’acquisto di manufatti in plasmix, ovvero plastica riciclata prodotta in Toscana: gran parte delle pavimentazioni, le panchine e gli elementi di arredo come cestini e bacheche sono realizzati con questo materiale. «Era il 2004 quando la scuola Caterina de' Medici diventava l'ennesima zona franca delle periferie, occupata illegalmente per anni da oltre 200 extracomunitari senza che le Istituzioni battessero ciglio.
L’ennesima pagina triste di un quartiere vessato da occupazioni abusive, degrado e prostituzione. Solo un tragico incendio, peraltro appiccato dagli stessi occupanti, mise fine ad una vergognosa occupazione che paradossalmente, se non si fosse risolta tramite la barbarie degli occupanti stessi, probabilmente oggi continuerebbe a persistere viste le politiche attuate dalla giunta in merito alle occupazioni abusive sul territorio». Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella insieme al consigliere al Quartiere 5 Guido Castelnuovo Tedesco. «L'impegno su quest’area non finisce qui – proseguono Stella e Castelnuovo Tedesco – perché i terreni privati attigui al nuovo giardino su via Barsanti, via Accademia del Cimento e via Da Schio sono da tempo nel mirino di nomadi e di persone incivili, che per troppo tempo ne hanno fatto scempio, addirittura creando vere e proprie discariche abusive.
In questi anni abbiamo denunciato a più riprese questi fenomeni, senza che si intervenisse però in maniera incisiva». «Il solo pensiero che il nuovo giardino possa avere come cornice discariche a cielo aperto e automobili abbandonate ci fa star male e rende necessario uno sforzo da parte dell’Amministrazione comunale – concludono gli esponenti azzurri – per far sì che la legalità in certe aree critiche nel Quartiere 5 non diventi l’eccezione, bensì la regola». ALTALENA PER DISABILI.
Insieme al pavimento su cui è montata, l’altalena contribuisce a rendere il giardino uno spazio molto particolare e innovativo: l’altalena in acciaio collocata nell’area gioco attrezzata (per il momento è l’unica che c’è in città e in provincia) è stata donata all’amministrazione comunale dall’azienda Green Arreda srl nell’ambito dell’iniziativa del Fiorino solidale ed è stata montata gratuitamente dalla cooperativa Archimede, che ha come obiettivo la creazione di opportunità riabilitative e occupazionali per persone in situazione di disagio.
L’idea di un’altalena per disabili è di Justine Agnelli, un operatore sociale che, per andare al centro per persone disabili dove lavora, passa tutti i giorni di fronte al giardino. Nel vedere il montaggio dei giochi si è chiesto come si sentirebbe uno dei suoi ragazzi a dondolarsi nell’aria, ad entrare in quello spazio e sapere che è stato pensato anche per lui, che non lo esclude, ma anzi lo invita a giocare con gli altri ragazzi del quartiere. Justine si rivolge così alla cooperativa Archimede e l’idea prende corpo, trovando subito la collaborazione degli assessorati al welfare e all’ambiente. Altra particolarità e novità del giardino è il pavimento su cui l’altalena è fissata: è realizzato con il materiale granulare ottenuto dalla triturazione della gomma di riciclo di vecchie scarpe da ginnastica grazie al progetto ‘Esosport-I giardini di Betty’, che fa seguito a un protocollo d’intesa sottoscritto da Comune, Quadrifoglio ed Eso, l’azienda che si occupa del recupero e del riciclo dopo un apposito trattamento.
ZONA RAGAZZI. Con accesso dal cancello più grande che dà su viale Guidoni, è dotata di un campo di calcetto recintato e pavimentato con un tappetino in fibra sintetica e di un campo di street basket pavimentato con apposita vernice. Di questa parte di giardino fa parte anche un piazzale alberato realizzato davanti al cancello principale di accesso, dove sono state posizionate panchine per creare uno spazio aggregativo. AREA BIMBI. Con ingresso dal nuovo cancello di via Barsanti, è composta da una ampia zona giochi attrezzata, contornata da spazi erbosi e alberati.
Lo spazio con le attrezzature ludiche è perimetrato da panchine per la sosta delle mamme. L’area è in parte soleggiata e in parte all’ombra di un grande pino. Su tre lati, inoltre, l’area confina con zone alberate: la zona pic-nic con i sorbi di recente impianto e le piante di peri che dividono l’area giochi dallo spazio di riunione collettiva. AREA RISTORO. Si divide in uno spazio per il ritrovo collettivo (che presenta un terrazzamento pavimentato con parquet in plastica riciclata e parapetti in acciaio inox) e in un’area pic-nic alberata pavimentata a ghiaino (realizzata nel mezzo di tre filari di sorbi di nuovo impianto al cui interno trovano posto i tavoli).