Due protagonisti davvero molto attesi ai prossimi “International Skate Awards” (Mandela Forum 25-26 gennaio 2014) saranno Florencia Moyano e Javier Anzil. Diciassette anni Florencia, 24 Javier, vivono entrambi a Buenos Aires, e praticano la specialità della coppia, sicuramente la più spettacolare ed acrobatica nell'ambito del pattinaggio artistico. Una specialità questa che, ormai da anni, è dominata in modo assoluto dalle coppie italiane. In questo senso il loro terzo posto agli ultimi mondiali di specialità è da considerare come un risultati di assoluto prestigio. Florencia e Javier sono due atleti di successo, accomunati da un denominatore extra-sportivo evidente: entrambi bellissimi.
Non a caso Florencia e Javier lavorano nel mondo della moda e dello spettacolo ed in Argentina sono due personaggio molto popolari, non solo nell’ambiente del pattinaggio. Non a caso alcune loro immagini sono state scelte per la campagna promozionale di “International Skate Awards”. La prossima sarà la terza presenza al Mandela Forum davanti ad un pubblico che li ha sempre sostenuti con molto calore. Un segno del destino che per Florencia si sostanzia nello stesso nome di battesimo. Non scelto a caso, come la stessa Moyano confessa: “Mia madre era incinta di me quando venne per la prima volta in Italia: rimase incantata da Firenze e scelse per questo motivo il nome che porto.
Quando siamo venuti qui la prima volta Javier ed io abbiamo provato sensazioni analoghe, quasi storditi da tanta bellezza. Durante i giorni che precedono gli spettacoli le prove sono sempre molto intense e occupano quasi interamente la giornata, ma troviamo sempre la possibilità per fare un salto in centro ed ogni volta ci rendiamo conto di quanto siamo privilegiati a poter vivere esperienze di questo tipo”. Gustavo Casado sarà fra i grandi protagonisti degli “International Skate Awards”, in programma nel prossimo weekend (25-26 gennaio) al Mandela Forum di Firenze.
L’atleta brasiliano (23 anni) ha un rapporto speciale con la città di Firenze. In un’infanzia difficile, lo sport per Gustavo ha rappresentato il momento del riscatto sociale. L’incontro fondamentale, non solo per la sua carriera, ma per la sua vita, è stato quello con Cristina Moretti, allenatrice fiorentina che fa parte dello staff della Nazionale. Cristina è un tecnico che in carriera ha contributo più volte alla crescita ed alla valorizzazione di tanti atleti. Uno di questi è proprio Gustavo Casado, che in Moretti ha trovato una seconda madre.
Da anni infatti Gustavo vive a Firenze e si allena nella pista di Oltrarno. La sua è stata una carriera costellata di tanti successi, anche nelle categorie giovanili, ma agli ultimi Mondiali svoltisi a Taipei è arrivata la consacrazione definitiva con la vittoria del titolo mondiale nella specialità del libero, l'oro più prestigioso tra i tre titoli in palio nel singolo maschile. "Lo sport regala sorprese davvero inaspettate - ci confida Gustavo -. Mi sentivo di poter lottare per la vittoria nella combinata e invece è arrivato questo oro nel libero che era al di fuori delle mie aspettative considerando il valore degli avversari.
Terminati i mondiali, dopo qualche settimana di riposo, ho ripreso gli allenamenti in vista di International Skate Awards, ci tengo a farmi trovare in buona forma anche se la preparazione vera per la prossima stagione deve ancora iniziare”. Casado confida il suo rispetto ed il suo amore per Firenze: “Devo tanto alla città di Firenze che mi ha accolto con tantissimo affetto e mi ha aiutato a crescere nello sport e nella vita - prosegue Casado -. Per me ogni anno pattinare al Mandela Forum cercando di regalare emozioni alle migliaia di persone che vengono a sostenerci è un modo per restituire in parte ciò che ho avuto.
E' un evento straordinario, tutti i migliori pattinatori del mondo che lavorano "insieme" nello show e non uno contro l'altro come avviene normalmente nei Campionati Mondiali: la gara c’è, ma viene vissuta dal gruppo in modo molto rilassato, prevale la voglia di divertirci e divertire il pubblico”. Firenze ed il Mandela Forum nel cuore, ma pensando sempre al Brasile. Con una proposta speciale: “Mi piacerebbe un giorno che questa iniziativa che si è sviluppata a Firenze ed ha fatto tappa nelle stagioni passate a Bogotà, Shanghai e Mar del Plata potesse sbarcare anche in Brasile: sarebbe un momento di grande promozione per la nostra disciplina e potrebbe sostenere la voglia di fare sport di tanti giovani atleti che non hanno avuto le opportunità che ho avuto io.
Chissà che Firenze non mi possa aiutare anche in questo senso, magari con un gemellaggio sportivo, io lancio la proposta, non si sa mai…”.