FIRENZE - Doppio appuntamento in Lunigiana stamani per l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che prima, nella Sala consiliare del Comune di Fivizzano, ha presenziato alla firma del Patto territoriale per la rete dei piccoli ospedali della Lunigiana tra i sindaci della zona (tranne Pontremoli e Zeri), e poi, sempre a Fivizzano, ha visitato il nuovo Presidio riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi, dove è stata anche sottoscritta la nuova convenzione tra Fondazione Don Gnocchi, Asl 1 di Massa e Carrara e Comune di Fivizzano.
Ai due eventi erano presenti anche Maria Teresa De Lauretis, direttore generale della Asl 1, e Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana. Al Don Gnocchi, presenti Monsignor Angelo Bazzari e Francesco Converti, rispettivamente presidente della Fondazione Don Gnocchi e direttore del Polo Toscana. "L'evento di oggi - ha detto Marroni - conferma ancora una volta l'importanza dei Patti territoriali, che stanno diventando un modello, uno strumento fondamentale, che dà stabilità e certezza ai piccoli Comuni e ai territori".
Marroni ha ricordato i pilastri fondamentali della sanità toscana: "Cure per tutti, con una sanità pubblica aperta alla collaborazione con il privato, con elementi di grande qualità, distribuita sia nel pubblico che nel privato. E quello che vediamo qui oggi - ha sottolineato - è un esempio perfetto della realizzazione di questi concetti". L'assessore ha ringraziato tutta la comunità della Lunigiana, i sindaci, la Fondazione Don Gnocchi. Il Patto territoriale per la rete dei piccoli ospedali della Lunigiana prevede una diversificazione tra i due ospedali presenti sul territorio: Pontremoli avrà funzioni di ospedale di zona, Fivizzano avrà una caratterizzazione di polo riabilitativo integrato, alla luce della nuova convenzione con la Fondazione Don Gnocchi.
Il presidio riabilitativo di Fivizzano è frutto di un investimento congiunto Fondazione Don Gnocchi-Asl 1. In una prima fase sono stati attivati 32 posti letto dedicati alla riabilitazione neurologica e ortopedica a carattere intensivo, l'obiettivo è quello di arrivare a 60 posti letto. Quanto ai servizi territoriali, le Case della Salute diverranno punti di riferimento certi per i cittadini. A quella di Villafranca, già in funzione, si aggiungeranno quella di Aulla, di prossima apertura, e quelle di Fivizzano e Pontremoli, per le quali vanno individuate le strutture idonee. A proposito del Pet (Punto emergenza territoriale) di Aulla, "faremo una verifica a metà febbraio, dopo un mese e mezzo di attività - ha detto Marroni - E' importante la riorganizzazione, ma siamo anche molto sensibili a quello che ci dicono i sindaci, alla necessità della continuità assistenziale".