Il massmediologo Klaus Davi ha soccorso tempestivamente l’ospite di un ristorante toscano a Pisa praticandogli una respirazione bocca a bocca e facendo intervenire d’urgenza un’ambulanza della locale assistenza pubblica. Lo riferisce il quotidiano “Il Tirreno” (http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2014/01/06/news/klaus-davi-versione-soccorritore-1.8420773). Secondo il giornale toscano il 48 enne svizzero italianizzato, noto esperto di comunicazione e marketing, con casa a Viareggio, sabato sera è intervenuto nel ristorante “Rustichello” sull’Aurelia, a Migliarino Pisano, per soccorrere un cliente che si era sentito male a causa di una congestione prima ancora di consumare la cena.
Quando, seduto al tavolo, ha perso i sensi e la compagna ha iniziato a urlare chiedendo aiuto, la situazione è apparsa subito preoccupante tanto da indurre Klaus Davi a richiedere tempestivamente l’intervento di un’ambulanza. Non prima di aver prestato i primi soccorsi. “Ero a cena con un mio amico quando, a circa 3-4 tavoli di distanza, una donna ha iniziato a urlare ‘Aiuto, sta male, aiutatemi’”, ha raccontato al “Tirreno” il massmediologo ed esperto di costume. “Il suo compagno aveva perso l’equilibrio sulla sedia.
Gli occhi roteavano all'indietro. Insomma, non era una situazione tranquilla. Allora l’ho steso sul pavimento mettendogli un tovagliolo sotto la testa. Quando ha ripreso conoscenza, mi ha anche riconosciuto: ‘Ma tu sei Klaus Davi?’. ‘Sì, sono io, ma ora pensa a te’, gli ho risposto. Quindi si è rimesso a sedere. Nel frattempo avevo chiamato l'ambulanza”. Sembrava tutto risolto quando il cliente ha accusato un secondo malore. “A quel punto – prosegue Klaus Davi nel suo racconto - l’ho adagiato nuovamente sul pavimento e in mio aiuto è arrivata anche una dottoressa che era in sala.
Quindi ho chiamato ancora i soccorritori perché dopo la prima telefonata non era arrivato nessuno. Quando si sono presentati, hanno preso subito in cura il cliente che aveva perso i sensi”. Il malcapitato, intorno ai 35 anni, è stato dimesso l’indomani mattina. Anche il titolare del “Rustichello”, Marco Gabbrini, ha tirato un respiro di sollievo: “Era palese che il cliente non stesse bene già subito dopo essere entrato. Ha fatto appena in tempo a mangiare un totano e neanche aveva bevuto vino.
Dopo il malore voleva persino saldare il conto. Ma figuriamoci se lo facevo pagare. L’importante è che sia finito tutto per il meglio”.