Soffrono degli stessi mali: età avanzata, soggette a pioggia, vento e sole, piene di screpolature con pericolo di caduta di frammenti. Sono la Porta di San Miniato, nella zona di San Niccolò, e la Torre della Serpe, vicina a Porta al Prato. I progetti di restauro di queste due opere sono stati approvato nell’ultima seduta di giunta e a primavera partiranno i lavori. “La conservazione del proprio patrimonio storico e culturale – dichiara l’assessore ai servizi tecnici Filippo Bonaccorsi – è tra le priorità dell’amministrazione.
In questo caso abbiamo reperito i fondi grazie alla già avviata procedura di vendita del Teatro comunale. I restauri si inseriscono in una precisa strategia di largo respiro che ha già per esempio visto conclusi i lavori a Porta al Prato e in fase di conclusione di quelli della Torre della Zecca. Il recupero della Porta di San Miniato, inoltre, segue il restauro dello scalone delle Paniere e sono già previsti lavori anche al cimitero delle Porte Sante”. La Porta di San Miniato è una delle poche vestigia rimaste dell’antica cerchia muraria fiorentina nella zona di San Niccolò.
I lavori di restauro e consolidamento costeranno 122 mila euro. Tra i problemi della struttura ci sono la vegetazione infestante, alterazioni cromatiche a causa della presenza di agenti biodeterogeni, intonaci degradati, decoesione delle bozze delle parti sommitali con conseguente pericoli di distacchi di frammenti di materiale lapideo. Analoghi problemi ha la Torre della Serpe, anche questa facente parte dell’antica cinta muraria, che attualmente si trova in un’isola tra i viali di circonvallazione a Porta a Prato e il tracciato della tramvia.
In questo caso i lavori costeranno 162 mila euro.