Iniziativa di solidarietà della Cgil Toscana per incrementare il fondo della Regione Toscana destinato al microcredito per i lavoratori in difficoltà. Alessio Gramolati per CGIL Toscana ha consegnato ad Enrico Rossi 30mila euro ottenuti dalla vittoria da causa civile per il fondo per il microcredito ai lavoratori in difficoltà. "Siamo fortemente preoccupati per il taglio dei finanziamenti ai contratti di solidarietà da parte del governo e ci adopereremo in tutte le sedi istituzionali perché questa decisione venga rivista".
Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, incontrando i giornalisti al termine della conferenza stampa dedicata al microcredito per i lavoratori in difficoltà. "Esprimo, insieme all'assessore al lavoro Simoncini, un forte dissenso rispetto a questa decisione. La riduzione dei finanziamenti prevista dalla legge di stabilità comporta un 10% in meno di entrate nelle tasche di lavoratori che già vivono una situazione estremamente difficile. E' una decisione che disincentiva rispetto all'utilizzo di uno strumento che si è dimostrato efficace nel fronteggiare le crisi aziendali perché mantiene tutti i dipendenti al lavoro, evita i licenziamenti ed è meno oneroso della cassa integrazione". Diverso, continua Rossi, è l'atteggiamento della Regione nei confronti di questo ammortizzatore sociale per il quale sono confermati, per il 2014 gli impegni finanziari già assunti nel 2013: " La Regione Toscana ha scelto liberamente di integrare le risorse a disposizione dei lavoratori per il contratto di solidarietà e manterrà lo stesso impegno finanziario anche per il 2014.
L'integrazione del 10% è stata coperta nel 2013 con un intervento di 9 milioni di euro (6 iniziali, poi integrati con altri 3). Per il 2014 sono già stati stanziati i primi 6 milioni che saranno integrati da un intervento aggiuntivo a seconda del fabbisogno". Per legge il contratto di solidarietà prevede una retribuzione pari al 60% dello stipendio. Sino a oggi con l'intervento statale del 20% (che ora si ridurrebbe al 10%) si poteva arrivare all'80% dello stipendio normale, con l'integrazione regionale del 10% si arrivava fino al 90%.
Un tetto che, se non cambia la decisione assunta da Roma, non potrà più essere raggiunto. Sino a oggi sono state sin qui 228 le aziende che hanno richiesto l'intervento (tra queste anche molti grandi gruppi come Piaggio e Lucchini) e circa 4mila all'anno i lavoratori interessati. "Per loro – evidenzia l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini - i contratti di solidarietà hanno significato la possibilità di mantenere il posto di lavoro e di evitare che la crisi aziendale potesse precipitare.
A questa misura si deve dunque garantire il sostegno e la continuità necessaria". Il presidente Rossi ha annunciato che si rivolgerà direttamente al presidente del Consiglio Enrico Letta, l'assessore Simoncini, che è anche coordinatore degli assessori regionali al lavoro, rafforzerà l'impegno "per sostenere un cambiamento di rotta necessario ai lavoratori coinvolti, ma anche a sostenere un ammortizzatore sociale che può favorire la ripresa economica". Cresce, grazie ad una donazione della CGIL Toscana di 30 mila euro, il fondo di solidarietà con il quale la Regione cerca di dare una mano ai lavoratori in difficoltà.
Stamattina, il segretario regionale della CGIL Toscana Alessio Gramolati ha consegnato al presidente Rossi il foglio che attesta l'effettuazione del bonifico nelle casse regionali. "Un altro piccolo ma importantissimo contributo al fondo per il microcredito dei lavoratori che stanno attraversando un momento delicato – ha detto Rossi -. La Regione ha fatto uno sforzo consistente, mettendo 5 milioni di euro l'anno per il triennio 2013-2015. Ovviamente saremmo ben contenti di accogliere altre donazioni analoghe, da altre forze sociali, dalle fondazioni bancarie, da tutti i soggetti che hanno disponibilità economiche e che hanno voglia di darci una mano". Gramolati ha spiegato brevemente che il contributo versato alla Regione è il frutto di una causa vinta dalla CGIL Toscana nei confronti di un quotidiano nazionale con il quale era aperto un procedimento per diffamazione.
Il giudice ha dato ragione alla CGIL e disposto un risarcimento di 30 mila euro. Il segretario regionale ha poi approfittato dell'occasione per ricordare come, nell'arco di un mese, ai 43 sportelli della CGIL in Toscana si siano rivolte 1051 persone (molte delle quali, per le caratteristiche della loro situazione, sono state indirizzate agli sportelli del prestito sociale). La misura sul microcredito per i lavoratori in difficoltà, insieme ai bonus per i nuovi nati, famiglie numerose, famiglie con figli disabili e alla garanzia sui mutui, fa parte dei progetti varati dalla Regione nell'ambito di Toscana Solidale (attivato con la legge regionale 45 del 2013).
Il microcredito è stato creato per sostenere tutti coloro che hanno necessità di rivolgersi alle banche per un piccolo prestito per fronteggiare una fase di difficoltà. La Regione, con i 5 milioni di euro messi a disposizione, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti. Il finanziamento massimo concedibile è di 3 mila euro, erogati in una unica soluzione. I destinatari dell'intervento sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali.
Gli sportelli della CGIL, CISL e UIL sono a disposizione, senza alcun costo, per istruire le domande. Successivamente la pratica dovrà essere inoltrata a una delle 13 banche che hanno sottoscritto l'accordo con la Regione. Sarà Fidi Toscana a consegnare al lavoratore il corrispettivo degli interessi entro trenta giorni dall'erogazione del finanziamento garantito. E dato che, nel primo anno, il lavoratore sarà tenuto a restituire esclusivamente gli interessi, l'intervento della Regione gli consentirà di iniziare a restituire il prestito, di fatto, a partire dal tredicesimo mese. Secondo i dati aggiornati al 24 dicembre scorso, sono state 208 le domande pervenute, per un importo totale di 624.000, di cui 130 accettate, 71 in istruttoria e 7 non accolte. E' stato firmato stamattina in Provincia, alla presenza di azienda, RSU, Assessorato al Lavoro ed organizzazioni sindacali, l'accordo per un anno di contratto di solidarietà alla Illuminazione Arredamenti Banci Firenze Srl di Scandicci, azienda storica del tessuto produttivo scandiccese, fondata nel 1899. "Con il contratto di solidarietà è stato possibile giungere al ritiro di 16 licenziamenti sui 29 dipendenti dell'azienda" ha dichiarato Stefano Angelini della segreteria della Fiom-Cgil di Firenze che ha espresso soddisfazione per la decisione di mantenere attive tutte le professionalità presenti.
La Banci ha subito negli anni un calo di ordinativi importanti ed aveva già attivato da oltre tre anni ammortizzatori sociali. "Ora occorre rilanciare l'attività e guardare al nuovo anno", conclude Angelini.