La scorsa notte i militanti del centro sociale di destra "Casaggì Firenze" e di Fratelli d'Italia hanno simbolicamente "sigillato" la sede della CGIL in via Pier Capponi 7, esponendo uno striscione con la scritta: "Gli italiani non si arrendono, la CGIL sì". "L'azione dimostrativa della giovane destra è fatta in riferimento alle prese di distanza della CGIL dalle proteste dei Forconi, andate in scena in tutta Italia senza simboli di partito e di parte, ma solo sotto i vessilli tricolori. Il gesto, già portato a termine nella notte di sabato a Roma dal coordinamento Rotta di Collisione, vuole sottolineare l'incoerenza di un sindacato che tutela i lavoratori, ma solo a patto di poterne politicizzare e dirigere il malcontento. "Le migliaia di persone che in queste ore stanno montando i presidi di protesta in tutte le città italiane - spiegano il consigliere comunale di FdI Francesco Torselli e i dirigenti di Casaggì - sono lavoratori come gli altri, strozzati dalle tasse e dal precariato, vessati da un governo che nessuno ha eletto, privati di ogni futuro da una classe politica al servizio dei poteri forti". "Il sindacato che per decenni ha rappresentato il simbolo della lotta operaia - proseguono gli esponenti della destra fiorentina - sta bollando i moti spontanei di questi giorni come "proteste di destra", mostrando una pregiudiziale vuota e un'incapacità di analisi politica disarmante.
Per questo, "simbolicamente", ne abbiamo sigillato la sede". "Tanto per smentire le affermazioni di tutti i media sulle infiltrazione dell’estrema destra nei movimenti “spontanei” dei cosiddetti “Forconi”, - recita la nota del sindacato CGIL - non bastassero gli striscioni in carattere runico e i cori sulle note di “Boia chi molla è il grido di battaglia” come quello intonato giovedi 12 sotto il consiglio regionale a Firenze, “Casaggì” e “Fratelli d’Italia” rivendicano di aver appeso davanti al garage della CGIL toscana uno striscione in cui si accusa il sindacato di essersi arreso e di aver criticato il movimento soprarichiamato. A parte la tristezza di vedere parlamentari, consiglieri comunali e rappresentanti istituzionali, rivendicare atti e azioni che in qualche caso hanno già portato all’arresto di diversi militanti di estrema destra, nel tentativo maldestro di avere quella visibilità che evidentemente la loro azione politica è incapace di produrre, ribadiamo la condanna per atti che un movimento largamente minoritario, confuso, già spaccato al suo interno, che ha promosso iniziative discutibili senza che si evidenziassero obiettivi e rivendicazioni certe e in qualche caso vere e proprie aggressioni alle Camere del Lavoro, dalla Puglia al Piemonte, non può che trovare la critica più aspra della CGIL. Quanto ai giudizi sul nostro operato, rivendichiamo la coerenza delle posizioni di contrasto a tutte le misure di deregolamentazione del mercato del lavoro degli ultimi 12 anni quando i fratellini d’Italia da dentro AN e il PdL, tentavano di fare strame dei diritti dei lavoratori.
Certamente non è l’estrema destra quella con le carte in regola per dire alcunchè!" "In queste ore stiamo assistendo al tentativo maldestro di alcuni rappresentanti di sinistra istituzionale di strumentalizzare il gesto simbolico di protesta messo in atto dai ragazzi di Casaggì che hanno mosso una critica, peraltro legittima, alla CGIL accusandola di essere ormai, come purtroppo certa politica, lontana anni luce dalle reali istanze e dai reali bisogni dei lavoratori e del popolo in generale". Così il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli che replica alle polemiche di alcuni esponenti del PD e della stessa CGIL.
"Chi cerca di strumentalizzare la nostra protesta - spiegano invece da Casaggì i militanti del centro sociale di destra - accusandoci di aver compiuto un gesto violento ed illegale, lo fa col chiaro intento di distogliere l'attenzione dal significato del messaggio che abbiamo lanciato. Il senso delle nostre proteste non sta nei metodi, ma nei contenuti; per il resto si tratta di un banale striscione attaccato ad un muro con del nastro adesivo. Insomma niente di ciò a cui in verità certa sinistra dovrebbe essere molto ben abituata". “Quello messo a punto da Casaggì ai danni della sede toscana della Cgil è un gesto grave, un attacco gratuito e inopportuno.
Al sindacato va la nostra solidarietà: il confronto politico anche aspro deve sempre essere espresso con mezzi democratici mai con vili dimostrazioni di forza che vanificano ogni tentativo di discussione”. Così Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana e Ivan Ferrucci, consigliere regionale e segretario regionale Pd Toscana, esprimono la loro solidarietà alla Cgil Toscana, dopo che davanti al garage della sede regionale è stato trovato appeso uno striscione del centro sociale di destra Casaggì e è stata sigillata la serratura.