Un concerto lirico con musiche di Giuseppe Verdi per i bambini profughi della Siria. Ad organizzarlo, giovedì 19 dicembre al Teatro la Pegola (ore 17, ingresso gratuito), è l’associazione Temin Chianti Lirica in collaborazione con l’Unicef (comitato provinciale di Firenze), la commissione Cultura del Comune e il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio. L’idea è anche quella di presentare giovani promesse della lirica. Sono giovani dai 25 ai 30 anni con voci importanti che si affacciano alla ribalta in un momento di crisi profonda che attraversa la cultura.
“Dal 2006 – spiega la presidente di chianti Lirica Grazia Carapelli- l'associazione propone, nei circoli Arci e Cattolici di Impruneta e San Casciano V.P., una suggestiva anteprima degli spettacoli che prevede non solo la spiegazione della vita dell'autore e della storia dell'opera, ma anche l'esecuzione dal vivo, da parte di cantanti professionisti, delle aree più famose (sono state presentate Tosca, Turandot, Il Barbiere di Siviglia, Carmen, Il Trovatore, Un ballo in maschera, Madama Butterfly, Boheme, ecc...)” Con la collaborazione del Polo Museale fiorentino, TeMin Chianti Lirica ha organizzato concerti nei luoghi più prestigiosi della città: dal cortile dell'Ammannati in Palazzo Pitti al Museo degli Argenti, dal Museo Nazionale del Bargello a Palazzo Davanzati.
E il 30 giugno 2011 ha presentato in prima assoluta in Italia, al Teatro ex Saschall l’opera “Treemonisha” di Scott Joplin nel centenario della sua prima pubblicazione in America nel 1911. “Ancora una volta – ha detto il presidente della commissione Cultura Leonardo Bieber- Chianti Lirica si conferma un associazione in grado di coniugare la cultura e la musica con la beneficienza e l'attualità, visto che il ricavato delle offerte andrà interamente all'Unicef per le gravi condizioni in cui vivono i bambini profughi siriani” Sul palco della Pergola giovedì saliranno Giselle Baulch (soprano), Kamelia Kader (mezzosoprano), Leonardo Sgroi (tenore), Alessandro Petruccelli (baritono), Marta Rostro (pianista).
“Dagli ultimi aggiornamenti che sono pervenuti- ha detto la presidente dell'Unicef di Firenze Alessandra Buyet-, risulta che la situazione Siria si è ancora aggravata rispetto a quelle che erano le notizie di un semestre fa. Dai comunicati risulta infatti che le persone che hanno perso la vita nel conflitto ammontano ormai a circa 113.000, di cui i bambini uccisi sono più di 11.400. Il conflitto quindi, che dura ormai da tre anni, vede inoltre quasi un’intera popolazione, circa 9.500.000 di persone colpite in varie forme dal conflitto, mentre 5.500.000 di bambini hanno la vita distrutta dal conflitto, il che significa che quasi un’intera generazione è a rischio".