Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna con il suo Presidente Luca Santini e Direttore Giorgio Boscagli ha partecipato alla Conferenza nazionale “La Natura dell’Italia. Biodiversità e Aree protette; la green economy per il rilancio del paese” che si è svolta a Roma presso l’Università la Sapienza l’11 e il 12 dicembre. Presenti centinai di relatori provenienti da tutta Italia e ospiti stranieri per l’evento che vede il Ministero dell’Ambiente come organizzatore capofila, Federparchi – Europarc Italia al suo fianco. Lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente possono coesistere, anzi è dalla loro integrazione che dobbiamo ripartire per il rilancio del paese Italia.
Questo il tema fondamentale e l’obiettivo principale che ha contraddistinto la prima conferenza nazionale sulla Biodiversità. Per il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “l’Italia punterà sulla green economy per lo sviluppo del paese. La sostenibilità si costruisce anche costruendo una sostenibilità sociale”. Anche il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha ribadito “ è necessario un sodalizio tra economia e ambiente e il governo sostiene l’attività economica legata all’eco - sostenibilità “. Per il Ministro del lavoro Enrico Giovannini “in Norvegia lo sviluppo sostenibile è di competenza del ministro del tesoro, anche l’Italia per il futuro punterà su lavoro e ambiente”. Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin “l’approccio all’ambiente non può che essere un approccio di insieme, salute e ambiente sono fortemente connessi.
La crisi che stiamo attraversando è una crisi sistemica e le soluzioni possono essere solo soluzioni integrate” “ Si sta aprendo una nuova era – ha commentato il presidente del parco nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini – dove è possibile parlare di sviluppo solo se parole come eccellenze, qualità, innovazione, ricerca e comunità entrano a far parte delle nostre politiche del territorio. I parchi e tutti i soggetti deputati alla tutela dell’ambiente si devono confrontare con il mondo economico.
Dati alla mano dimostrano che esiste un’economia green, le imprese attive nelle aree protette nazionali e regionali sono oltre 756mila. Bisogna ripartire da qui, da quello che i custodi dei territori ci hanno lasciato, un patrimonio ambientale di inestimabile valore mantenendo l’equilibrio tra uomo e natura e fatto della qualità la loro parola d’ordine. La Conferenza – continua Santini – ha rappresentato un momento di confronto e ha aperto una riflessione su temi che sono cruciali per continuare a garantire nelle nostre aree, spesso più marginali, occupazione e qualità della vita.
Insieme al territorio dobbiamo lavorare per un nuovo modello di sviluppo più sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale. Occorrono anche politiche governative in grado di sostenere queste scelte e favorire fortemente il rilancio delle aree interne e porre l’attenzione su quelle che sono le problematiche di sussistenza quotidiana”.