Firenze, 7 novembre 2013 – Le prospettive di lavoro dei giovani in Toscana nel mondo della cooperazione. Questo il tema al centro dell’incontro dal titolo “Giovani: Creare lavoro in Cooperazione” promosso da Confcooperative Toscana in collaborazione con Azione Cattolica, Opera per la gioventù Giorgio La Pira e Agesci e Cisl, in programma Sabato 9 novembre dalle 9.30 alle 13 presso il Centro Studi Cisl di Firenze (Via della Piazzuola, 71). L’obiettivo del seminario, che rappresenta un’ulteriore fase del progetto avviato due anni fa sotto l'impulso di alcune associazioni cattoliche del territorio sul rapporto fra giovani e lavoro, è quello di fornire ai più giovani gli strumenti base per creare le condizioni di autoimpiego in forma di cooperativa. Nel concreto, il programma dei prossimi mesi è quello di consentire ad un gruppo di giovani di verificare il loro interesse e le loro opportunità di avviare una impresa proponendo loro anche i necessari supporti.
I partecipanti al progetto nelle prossime settimane effettueranno alcune visite delle realtà imprenditoriali più significative a livello nazionale nei settori della cultura, dell’agricoltura dell’innovazione tecnologica e nel turismo sia con seminari e incontri. Nel corso di queste visite, in Campania, Trentino e Piemonte, saranno illustrati gli strumenti economici finanziari e di supporto all’autoimprenditorialità. In Toscana ad oggi risultano 93 imprese iscritte nel registro delle start up innovative, ma soltanto alcune di esse risultano in forma cooperativa.
“Tenendo presente questa scenario - spiega Lapo Cecconi, responsabile settore giovani e nuove imprese di Confcooperative Toscana – abbiamo deciso di proporre un percorso condiviso con una serie di associazioni per avvicinare i giovani alla cooperazione, una forma di organizzazione lavorativa ancora poco conosciuta ma in grado di ampliare le prospettive lavorative per i giovani. Durante l’incontro saranno presentate due testimonianze di successo: una Social Up riconosciuta a livello nazionale, che ha progettato una applicazione sul social housing, l'altra invece è una cooperativa di archeologi che sarà a Firenze a portare la propria testimonianza”.