Un nostro lettore ci ha inviato una segnalazione che abbiamo voluto porre all'attenzione della sede fiorentina dell'associazione Aduc per la tutela di utenti e consumatori. "Ho stipulato un contratto con Enel Energia per la fornitura Gas ed al termine di un periodo di prima 'promozione' ho ricevuto un bollettino con segno negativo, una fattura comprensiva della restituzione della cauzione versata di 77 euro. Nella busta non c'erano banconote - spiega ironicamente il lettore - ma solo un avviso.
Dopo circa un mese ho ricevuto un bollettino comprensivo di una nuova cauzione, altre 77 euro, per il passaggio al nuovo piano tariffario. Se poggio e buca facesse pari.." ma così non è visto che senza ricevere alcun rimborso si è visto recapitare il nuovo avviso di pagamento con relativa scadenza. Questi i chiarimenti ricevuti da Enel Energia: "Le è stata restituita la cauzione e successivamente riaddebitata in virtù di una variazione di fornitura. Si vede che ancora non abbiamo fatto i conteggi, lei comunque questo bollettino non lo paghi e le arriverà la differenza da versare".
Non pagare un bollettino e lasciarlo scadere, si può? Se te lo dice il gestore. "Non rischio che mi arrivi una multa da pagare?" ci domanda però il lettore. Per ogni nuova fornitura viene dunque restituita e successivamente riaddebitata la cauzione. Curioso, opinabile, ma l'azienda ha deciso così. Il nostro lettore è rimasto però sorpreso da un altro particolare: "Il mio nuovo piano prevede un costo di quasi 0,50 cent a metrocubo consumato. Enel Energia al momento offre una tariffa in promozione a 0,41 cent che però non scatta automaticamente, ma deve essere richiesta espressamente dal consumatore".
Tanto che alla domanda del nostro lettore "Ma perché, visto che è tutto automatico, non mi avete messo automaticamente la tariffa più bassa?" questa è stata la risposta "Non è un passaggio automatico, ci sono delle direttive aziendali. A tale proposito si ricordi che oramai per il mese già trascorso lei pagherà la tariffa più alta, poi le verrà riaccreditata la cauzione e nuovamente richiesta". La prassi ci ha incuriosito. E' un sistema che corrisponde agli standard operativi? Lo abbiamo chiesto a Vincenzo Donvito, segretario di Aduc.
"Si tratta di una "direttiva aziendale" e non dell'Autorita' garante (AEEG), e come tutte le "direttive aziendali" non puo' che essere a vantaggio dell'azienda, che guadagna sugli introiti "volenti o nolenti" dai propri clienti. Il metodo fa parte di una diffusa pratica dei gestori di servizi con milioni di utenti: imporre, in modo volutamente poco comprensibile, piccoli balzelli, ai limiti della truffa ma piu' facilmente inquadrabili come pratica commerciale scorretta, balzelli sui quali l'utente, per farsi riconoscere le proprie ragioni deve mettere un impegno che, in termini di tempo e denaro (ammettendo che abbia acquisito consapevolezza dell'inganno contro di lui), non vale la pena; per cui lascia correre e il gestore, a furia di piccoli balzelli su milioni di utenti, incassa cio' che si puo' facilmente immaginare. Nella fattispecie consigliamo una raccomandata A/R di messa in mora alla sede legale del gestore, in cui si fa presente la situazione e si intima di predisporre il pagamento del dovuto con le tariffe piu' basse (con un preciso rimborso danni per i fastidi arrecati e i soldi in piu' spesi), altrimenti sara' costretto a rivolgersi alle autorita' competenti (qui una nostra scheda su come si fa una messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php).Se entro 40 giorni dalla loro ricezione della messa in mora, il gestore non dovesse rispondere o dovesse farlo in modo insoddisfacente, occorre rivolgersi all'Autorita' per l'energia e il Gas (AEEG), chiedendo un loro intervento (ecc qui come farlo: http://sosonline.aduc.it/scheda/gas+elettricita+reclami+al+garante_18810.php). Nel frattempo, comunque vada avanti la vicenda, sono importanti due cose: - le norme non prevedono il non-pagamento delle bollette oggetto di contestazione, per cui, salvo accordi scritti con lo specifico gestore, occorrera' onorare le richieste del gestore e rifarsi successivamente, con aggravio dei relativi danni; - consigliamo di fare una segnalazione all'Autorita' Garante per la Concorrenza e il Mercato (Antitrust) per pratica commerciale scorretta: non costa nulla e si puo' fare online compilando un apposito modulo messo a disposizione dalla medesima Autorita' sul proprio sito web: http://www.agcm.it/invia-segnalazione-online.html#wrapper"