Una svolta nel governo del territorio, che tutela il patrimonio rurale, aiuta i Comuni e agevola il lavoro, nel senso di una "riconversione ecologica" dello sviluppo: sono questi per il presidente Enrico Rossi i punti fondamentali della riforma della legge regionale n.1, il cui nuovo articolato, approvato ieri dalla Giunta, sarà in tempi stretti trasmesso al Consiglio regionale e pubblicato sul sito internet www.regione.toscana.it. "Con questa proposta vogliamo mettere sotto tutela il territorio rurale, con un vincolo di inedificabilità – ha detto Rossi alla stampa presentando la proposta di legge insieme all'assessore all'urbanistica Anna Marson – La Toscana è ancora bella, vogliamo evitare il rischio della proliferazione di ecomostri e villette a schiera.
Tracciamo una linea netta tra territorio urbanizzato, in cui concentrare l'attività edilizia, soprattutto promuovendo riuso e riqualificazione, e territorio rurale, in cui non saranno consentite nuove edificazioni residenziali. Tra l'altro, sul provvedimento abbiamo trovato grande sintonia con il mondo della ruralità, che in questi anni sta conoscendo uno sviluppo di grande interesse, anche per le semplificazioni che vengono introdotte della conduzione aziendale". "Un altro aspetto fondamentale riguarda la promozione, procedurale e anche economica, dell'associazionismo tra i Comuni in materia urbanistica, con una tutela del territorio sviluppata in ambito intercomunale e misure di riequilibrio perequativo tra i comuni.
Insomma – ha detto ancora il presidente – con questa riforma introduciamo un grande cambiamento nelle politiche del territorio, che condizionerà per decenni la nostra regione e che porteremo a compimento con il Piano paesaggistico". "La nuova proposta di legge sul governo del territorio, licenziata dalla Giunta e che passerà ora all'esame del Consiglio regionale, è il risultato di un lavoro di concertazione approfondito portato avanti con i Comuni a partire dalla bozza presentata alcuni mesi fa.
Questo conferma quindi il rapporto di collaborazione tra le istituzioni" ad affermarlo è il responsabile Urbanistica di Anci Toscana Simone Gheri, sindaco di Scandicci, che sottolineando lo spirito di collaborazione con cui si è giunti alla nuova formulazione legge, pone l'accento su due aspetti di particolare interesse per i Comuni: "In particolare - evidenzia Gheri -per quanto riguarda la pianificazione di area vasta è stato introdotto e valorizzato il piano strutturale intercomunale. Inoltre sono state accolte alcune semplificazioni di natura procedimentale, rispondendo così a sollecitazioni che provenivano dall'Anci". Secondo il responsabile Urbanistica di Anci Toscana, in un quadro di condivisione, rimangono aperti alcuni aspetti marginali, da migliorare su cui sarà il Consiglio regionale ad essere chiamato a esprimersi: "Permangono - afferma Gheri - alcuni punti, marginali rispetto all'impianto della legge (in merito a perequazione territoriale, previsioni sulle strutture di vendita ed edilizia sociale) rispetto ai quali auspichiamo sarà il Consiglio regionale a trovare un giusto punto di sintesi". "Una legge che migliora la governance interistituzionale, mettendo a punto in maniera più attenta le coerenze che devono esserci tra le azioni portate avanti in tema di governo del territorio dai diversi soggetti competenti" così l'assessore Marson ha presentato oggi, insieme al presidente Enrico Rossi, la proposta di riforma della legge 1 del 2005 approvata ieri dalla giunta. "Certo – prosegue Marson - è stata una messa a punto lunga e faticosa, cui abbiamo lavorato molti mesi insieme alle rappresentanze di Anci, Upi, Uncem, ma riteniamo il risultato proficuo.
Rispetto alla discussione nazionale sui possibili disegni di legge per contrastare il consumo di suolo. Come Regione Toscana siamo riusciti, primi in Italia a proporre al Consiglio regionale norme che introducono innovazioni significative nel contrasto al consumo di suolo e nel riconoscimento del territorio rurale e del suo valore in quanto tale". Quella del contrasto al consumo di suolo è uno dei contenuti salienti della proposta di legge. "La novità rispetto alla legge oggi vigente – spiega l'assessore Marson - è che abbiamo tradotto quelli che ora sono dei principi molto importanti ma in quanto tali troppo spesso disattesi, in dispositivi operativi quali la definizione di territorio urbanizzato e la netta diversificazione delle procedure per intervenire in territorio urbanizzato e in territorio rurale". "Il territorio rurale che oggi viene ancora troppo spesso considerato un insieme di lotti da 'sviluppare' va concepito come patrimonio territoriale, risorsa fondamentale non solo per l'equilibrio idrogeologico e ambientale, ma anche per l'economia della Regione.
Occorre un cambiamento di visione analogo a quello che avvenne tra gli anni 50 e 60 del Novecento grazie anche al contributo di Bianchi Bandinelli, con il passaggio dal riconoscimento di singoli edifici di valore, a quello dei centri storici quali organismi complessi". Un altro elemento essenziale è l'accorciamento dei tempi. "Come ha evidenziato l'Irpet – dice ancora Marson - i tempi medi in Toscana per la redazione degli strumenti di governo del territorio è di 6 anni, un tempo spropositato.
Con Anci, Upi e Uncem abbiamo convenuto che 2 anni sono un tempo fisiologicamente più che adeguato e abbiamo deciso di introdurre forti sanzioni alle possibilità di attuare trasformazioni urbanistiche e edilizie per quei Comuni che avviino un procedimento di formazione di un atto di pianificazione senza concluderlo entro questo termine". Da sottolineare anche l'attribuzione di nuovi poteri alla conferenza paritetica interistituzionale. "La conferenza – spiega Marson – sarà in grado di valutare gli adeguamenti realizzati in attuazione delle proprie richieste e in caso di valutazione negativa, l'atto o parte di esso non potrà divenire efficace.
Inoltre la conferenza potrà pronunciarsi anche su presunti contrasti con norme di legge e non solo tra piani. Mi auguro – ha concluso l'assessore - che, visto il lavoro approfondito e paziente di concertazione e discussione con le rappresentanze istituzionali che è stato svolto, mi attendo che i tempi per l'approvazione della legge siano, a questo punto, ragionevolmente rapidi"