Nel bel mezzo della stagione congressuale, che sta ridefinendo gli scenari delle maggiori forze del centrosinistra italiano, con il Governo delle “larghe intese” di Enrico Letta, appeso a un filo, arriva da oggi in libreria “Hasta la sconfitta, siempre? – Crisi, metamorfosi e ricostruzione della Sinistra italiana”. Il libro scritto dai giornalisti toscani David Mattesini e Luca Primavera ed edito dalla Fuorionda Libri. Un reportage acuto e brillante sulla crisi e la ridefinizione dell’idea stessa di sinistra, condotto attraverso le voci, le analisi, le testimonianze e le “confessioni” inedite dagli stessi protagonisti della scena politica nazionale.
Dalle figure storiche agli outsider, ai nuovi aspiranti interpreti di un pensiero che forse solo in Italia poteva raggiungere uno spettro così ampio di declinazioni, sfumature, contorsioni. Da Paolo Ferrero a Pippo Civati, da Giovanni Favia a Nichi Vendola e Stefano Rodotà, da Pancho Pardi alle nuove leve renziane, solo per citarne alcuni. Ampio spazio viene dedicato anche alla Toscana e a Firenze. Quali sono le cause che hanno portato una delle “roccaforti rosse” a diventare la “culla” del renzismo? A darci la risposta sono i protagonisti dell’area renziana toscana, come ad esempio l’onorevole Marco Donati, uno dei candidati più votati alle Primarie 2012 sul territorio regionale, che racconta le motivazioni che hanno reso possibile il successo renziano in Toscana.
E poi un’ampia analisi delle prospettive tracciate dal «Sindaco rottamatore» il rapporto complicato con il suo partito, le prospettive tracciate dalla sua visione politica, una città, Firenze, che diventa epicentro di una nuova stagione politica. Un viaggio, insomma, alla scoperta degli scenari inediti e dei perché di una realtà in continuo divenire. Dal fallimento del centrosinistra prodiano, all’inedito back stage delle dinamiche dietro alla bocciatura del Professore al Quirinale e all’incompiuta «rottamazione» renziana, dalla débâcle elettorale di Ingroia alla sfida dell’ala critica dei democratici di ispirazione civatiana, dall’opa lanciata ancora una volta da Vendola sul Pd allo straripante successo e all’Aventino politico di Beppe Grillo e di un MoVimento, che si pone come polo di attrazione e modello alternativo alla sinistra pur contenendone in se stesso, alcuni elementi chiave.
E che oggi sembra guardare sempre all’esportazione del “brand” a 5 Stelle in Europa. Tra queste pagine gli scenari, alcune declinazioni, i tanti «non detti» e alcuni orizzonti ideali in una parziale «decostruzione» mossa da intenti costruttivi, utile forse alla ricerca di possibili spiragli per una nuova passione politica, intesa come adesione civile e qualche volta sentimentale, in grado di porre nuove sfide di rinnovamento della società. Nel libro Pippo Civati «I maggiori errori commessi dal Pd dopo le Primarie del 2012 sono stati “aver sottovalutato la necessità di un cambiamento più profondo e radicale.
E la grande disaffezione dei nostri elettori: uno su tre ha scelto di votare il M5S, molti lo hanno fatto in almeno una delle due Camere, per darci un segnale, così dicevano. E noi quel segnale non siamo stati capaci di anticiparlo, e ci siamo piuttosto preoccupati di inseguire Monti per tutta la campagna elettorale». Giovanni Favia «Casaleggio espone una narrazione epica in cui i buoni lottano contro i cattivi. Per questo non poteva andare al governo con Bersani, perché avrebbe rotto la favola, l’incantesimo.
Ti immagini He-Man che va a fare un accordo con Skeletor? È impossibile! […] La crescita della conflittualità interna al M5S, che ha portato alla disgregazione, è un fenomeno che appartiene alle intenzioni di Casaleggio. Ha bisogno della divisione e dell’atomizzazione. Il MoVimento, infatti, è un movimento aziendalista che vende con l’iperdemocrazia la dittatura». Paolo Ferrero «La Federazione della Sinistra si è scassata perché, dopo l’ottima manifestazione del 12 maggio 2012 in cui dicemmo “andiamo avanti fino alle elezioni”, il PdCI purtroppo ha rotto la Federazione e ha deciso di andare a trattare col Pd, che nel frattempo stava nella maggioranza che, assieme a Berlusconi, sosteneva Monti.
Purtroppo il PdCI ha scelto di andare a discutere col Pd, salvo poi, quando il Pd gli ha chiuso le porte in faccia, tornare da noi per fare insieme la lista alle elezioni. Cose così non servono a nulla». Gli autori DAVID MATTESINI (1982), laureato in Sviluppo e cooperazione internazionale, giornalista dal 2007, ha collaborato con le redazioni aretine di «La Nazione», «Corriere dell’Umbria» e «Nuovo Corriere». Impegnato nel mondo della cooperazione internazionale ha vissuto dall’interno diverse delle dinamiche che hanno caratterizzato la sinistra italiana nel recente passato.
È co-autore di Mattone su Mattone, Variantopoli, istruzioni per l’uso (2007), libro-inchiesta sullo scandalo politico-giudizionario che ha investito il Comune di Arezzo. LUCA PRIMAVERA (1982), laureato in Cooperazione e sviluppo locale e internazionale, giornalista professionista, ha collaborato con diverse testate: dal settimanale «Toscana Oggi» al mensile «Altreconomia», passando per il quotidiano «Avvenire» e numerose testate locali. Oltre alla carta stampata è attivo in ambito televisivo, sia come cronista che come curatore di trasmissioni di approfondimento per Tsd, l’emittente per la quale lavora.
È co-autore di Mattone su Mattone, Variantopoli, istruzioni per l’uso.