Per tenere sotto controllo la popolazione dei piccioni in città, a Firenze è scattato il divieto di dar da mangiare ai volatili negli spazi privati come cortili, balconi, terrazzi o davanzali. "Ma i colombi di città -ribatte Mariangela Corrieri, Responsabile LAV Sede di Firenze- sono animali selvatici sinantropi protetti dalla Direttiva Uccelli che prevede che ogni azione di contenimento della popolazione sia di competenza regionale previo parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA (legge italiana 157 del 92 di attuazione della direttiva Uccelli)". Nonostante questi uccelli siano stati introdotti nelle città a fine ottocento per abbellirle, ora la loro presenza massiccia comporta non solo mutamenti nell'ambiente naturale, ma anche fenomeni di degrado igienico-sanitari.
Sulle facciate dei palazzi si combattono con l'installazione di dissuasori metallici, quegli aghi sottili che trafiggono gli uccelli nell'atto di posarsi. Diffusi anche a Firenze. Non solo i piccioni restano vittime degli aghi metallici, ma anche le rondini, quegli uccelli sommamenti protetti da convenzioni internazionali e leggi nazionali. La loro morte è documentata dalla fotografia scattata in una strada fiorentina dalla LAV che più volte ha chiesto al Comune di Firenze di vietare l'utilizzo di questi meccanismi, configurabili come una vera e propria forma di maltrattamento e di imporne la sostituzione con i dissuasori a punte di plastica arrotondate che sarebbero ugualmente efficaci e non provocherebbero l'atroce sofferenza e la morte agli uccelli.