FIRENZE– Pranzo di lavoro oggi tra Letta, il ministro dell'Economia Saccomanni e il governatore di Bankitalia Visco. Fonti di palazzo Koch affermano che ci sarebbero: ''Segnali di miglioramento, vicini ad un punto di svolta''. Il presidente della Regione Enrico Rossi sarà domani a Piombino con il ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato per una visita alle aziende siderurgiche e per la firma del Protocollo d’intesa per l’infrastrutturazione e la riqualificazione ambientale dell’area portuale e industriale di Piombino. La Regione Toscana sosterrà le piccole e medie imprese che cercheranno sul mercato, attraverso mini obbligazioni, i capitali necessari per finanziare progetti di crescita e di rafforzamento.
Lo farà attraverso Fidi Toscana: la finanziaria di cui la Regione detiene il pacchetto di maggioranza relativa garantirà infatti i minibond emessi fino all’80%, per un massimo di 1,5 milioni. O meglio garantirà il fondo che acquisterà le obbligazioni. La giunta regionale ha approvato la nuova misura stamani. “E’ un’altra mano tesa a quelle aziende che hanno voglia di investire ma che per la stretta creditizia e la crisi delle banche trovano spesso solo porte chiuse” commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi.
“Una misura – prosegue – che si affianca al sostegno al credito e agli accordi fatti in questi anni con gli istituti bancari per teneri gli spread bassi e che si somma al microcredito d’impresa che partirà invece a novembre con 3 milioni gestiti da Sviluppo Toscana e capaci di garantire da subito 200 prestiti fino a 15 mila euro”. Per i mini bond sarà utilizzato lo stesso fondo e lo stesso meccanismo con cui fino ad oggi la Regione, sempre attraverso Fidi Toscana, ha fornito garanzie gratuite alle aziende che cercavano un prestito in banca perché a corto di liquidità o per finanziare progetti di crescita.
In quattro anni sono stati garantiti alle imprese toscane prestiti per 1 miliardo e 200 milioni. L’idea dei minibond per le Pmi è stata lanciata l’anno scorso dal governo (Dl 83/20132) assieme ad altre misure urgenti per la crescita del paese: una possibilità in più per piccole e medie aziende non quotate e vittime della stretta creditizia, un’alternativa ai prestiti in banca appunto ma anche al private equity, ovvero l’ingresso nel capitale sociale delle aziende. Perché le obbligazioni risultassero appetibili e più facilmente si potessero trovare investitori pronti ad acquistarle, era però necessaria una garanzia.
Le aziende toscane, che per oltre il 90 per cento sono piccole e medie, la potranno appunto avere da Fidi Toscana: fino all’80 dei minibond emessi e per un massimo di 1,5 milioni. A quel punto chi sottoscriverà le emissioni potrà contare su una notevole mitigazione del rischio. Firmato quest'oggi in Provincia di Prato l’accordo per la cassa integrazione straordinaria alla Fidias Manifatture Tessili, che purtroppo cessa l'attività. La società presenterà istanza di cigs per cessazione dell'attività a partire dal 12 agosto 2013 (durata 12 mesi).
Il provvedimento riguarda un numero massimo di 25 dipendenti. L’accordo è stato sottoscritto da Franca Ferrara, dirigente del servizio Orientamento e lavoro della Provincia, Marino Gramigni, legale rappresentante della Fidias Manifatture tessili con sede legale e stabilimento a Prato assistito dal consulente del lavoro Emilio Benito Messeri, da Adolfo Martino per la Filctem-Cgil, da Calogero Aronica per la Femca-Cisl, Qamil Zejnati per la Uilta-Uil e dai rappresentanti dei lavoratori. Naturalmente è prevista l'attivazione del programma di politica attiva del lavoro attraverso lo Sportello emergenze e il Centro per l’impiego, finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione con orientamento, formazione individualizzata per l'inserimento lavorativo, accompagnamento della persona e affiancamento della stessa nell'inserimento in una nuova attività.