“Quella di perseguire percentuali di raccolta differenziata sempre più elevate è una scelta strategica da parte della Regione e siamo prossimi alla presentazione in Giunta regionale del Piano di gestione dei rifiuti, delle bonifiche e dei siti inquinati della Regione Toscana”. Sono queste le due principali notizie emerse nel corso della conferenza stampa che gli assessori regionali alla presidenza, Vittorio Bugli e all’ambiente, Anna Rita Bramerini, hanno tenuto oggi insieme al presidente di Publiambiente, Paolo Regini, per presentare gli ottimi risultati raggiunti dai 15 comuni serviti da Publiambiente che hanno adottato il metodo di raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani. “Far sì che la raccolta differenziata ed il riciclo dei rifiuti raggiungano livelli sempre più elevati – ha detto l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli – è una scelta strategica di governo che la Regione Toscana intende compiere, anche a partire dal nuovo Piano regionale.
Realtà come quella empolese, che ho contribuito a rendere possibile da sindaco di Empoli, dimostrano che si possono raggiungere, e in maniera consolidata, percentuali di differenziata superiori all’85%, sapendo che questo è uno strumento e non il fine e che comunque occorrono impianti per lo smaltimento del residuo”. “Per raggiungere in tutta le regione risultati di questo tipo – aggiunge Bugli – occorrono processi industriali che solo gestori forti e strutturati possono mettere in piedi, e soltanto se siamo in grado di realizzare un processo produttivo per ogni tipo di rifiuto da riutilizzare.
Questo crea oltretutto crescita, lavoro, ricerca e innovazione, che sono in grado di portare un valore aggiunto alla tutela ambientale e all’economia stessa”. Per l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini “i comuni dell’empolese Valdelsa e quelli pistoiesi hanno raggiunto risultati importanti per i quali ringrazio Publiambiente e le amministrazioni locali. Peraltro siamo di fronte ad un’area densamente abitata, che rappresenta l’esperienza con il porta a porta numericamente più importante della Toscana, con 230.000 abitanti serviti, grazie a tre anni di sperimentazione e lavoro.
La raccolta differenziata è un mezzo non un fine. E’ il modo per ridurre il consumo di materie prime e la necessità di impianti”. “La Regione – conclude Bramerini – intende estendere progressivamente il porta a porta a tutta la Toscana, che ha ampie potenzialità di crescita, insieme alle percentuali di differenziata. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il fabbisogno di discariche e di realizzare impianti di compostaggio capaci di produrre un compost di qualità, così da evitare che una parte dell’umido, dopo la selezione, debba ritornare in discarica”.