Stavano catturando illegalmente, senza licenza di pesca e mediante l’utilizzo di sostanze contenenti sangue, gamberi di fiume (Austropotamobius pallipes, appartenenti alla famiglia degli Astacidae o potamobidi), specie protetta dalla Legge Toscana sulla pesca. Gli agenti della Polizia provinciale hanno sorpreso due uomini di nazionalità cinese che ne avevano già catturati 15. Il fatto è accaduto qualche giorno fa, lungo il Fosso di Rio Maggiore, un bellissimo corso d’acqua classificato a salmonidi che scorre presso Poggio di Petto, a circa 1000 metri di altezza, e si immette nel Torrente Fiumenta in sponda destra a monte dell’abitato di San Quirico a Vernio.
L’intervento della Polizia Provinciale ha permesso di liberare i gamberi, ancora vivi, che sono stati reimmessi nel corso d’acqua e sanzionare le due persone per una cifra complessiva di circa 600 euro. Il gambero di fiume o gambero italico, da non confondersi con il gambero killer americano (specie alloctona nociva), vive di solito in torrenti e ruscelli ampiamente ricchi di ossigeno, prediligendo zone in cui vi siano posti dove nascondersi e riposare; ad esempio tralci di alberi caduti o semplicemente del fogliame.
Preferisce acque fresche, con temperature massime prossime ai 23°C e, a differenza del gambero killer, ha un’esigenza molto marcata di vivere in acque pulite e ricche di ossigeno. Proprio per tale motivo il gambero di fiume è una razza considerata ad alto rischio di estinzione ed è infatti presente nella red list dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Questo nuovo intervento, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale nella tutela e salvaguardia dell’ambiente, evidenzia l’importanza della conoscenza del territorio e la presenza della vigilanza anche in zone impervie a tutela delle bellezze naturalistiche del nostro territorio. Si ricorda la disponibilità della Polizia a fornire informazioni e ricevere richieste e segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della Provincia di Prato.