“Dopo neanche un anno di attività la Comunità Terapeutico-Riabilitativa per i pazienti affetti da disturbi alimentari gravi rischia di chiudere i battenti per mancanza di fondi”. A denunciarlo è la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto). Il centro che si trova a Lido Di Camaiore (Lucca) è nato nell'autunno del 2012 è una residenza, la prima in Toscana, per i pazienti che soffrono di disturbi dell'alimentazione; una residenza in grado di ospitare una decina di persone per volta per un periodo di tempo variabile monitorato da personale medico specialistico.
“Si tratta dell’unica struttura specializzata per pazienti affetti da disturbi della condotta alimentare in Toscana – sottolinea Staccioli – fortemente voluto dall’Asl 12 di Viareggio e inserito nel Piano sanitario regionale vigente”. “La Comunità, modello terapeutico all’avanguardia, è stata aperta a giugno 2012 e inaugurata ufficialmente lo scorso autunno dallo stesso assessore regionale Marroni”, ricorda Staccioli. “Il contratto stipulato tra Asl 12 e società ‘Ville di Nozzo’, che gestisce la struttura in collaborazione con l’Azienda sanitaria, ha durata quinquennale – continua – e prevede un contributo di 800mila euro l’anno da parte della Regione.
Fondi che adesso non sembrerebbero più garantiti”. “I pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare sono in costante aumento e necessitano di cure particolari e continuative nel tempo. Chiudere l’unico centro di questo tipo presente sul territorio toscano – afferma Staccioli - costituirebbe una grave perdita dal punto di vista sociale, oltre che economico: quanto è costato mettere in piedi la struttura? Quanto costerà adesso chiuderla e avviare percorsi alternativi?”.
L’assessore Marroni dovrà rispondere a una precisa interrogazione in merito presentata dalla consigliera Staccioli. “In attesa che la Giunta presenti il nuovo Piano sociosanitario, che aspettiamo ormai da un paio d’anni in Aula”, conclude la consigliera. Sull'imminente chiusura del centro situato a Lido di Camaiore, il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Del Carlo, ha presentato un'interrogazione alla giunta Rossi per sapere quale iniziative urgenti intenda adottare per scongiurare tale ipotesi.
Dato che i disordini alimentari sono le manifestazioni più note e frequenti e nell'ultimo ventennio sono diventate una vera e propria emergenza, il consigliere Del Carlo ha chiesto di sapere “entro quando la Regione intende provvedere all'erogazione dei finanziamenti stabiliti – degli 800 mila euro l'anno concordati con la convenzione e necessari per coprire la retta giornaliera dei pazienti ne sono stati versati solo 100 mila – e se si possa potenziare e rilanciare il centro Villamare il cui progetto sin dall'inizio ha avuto vita difficile e che a oggi non risulta ancora pienamente decollato visto che vi sono ospitate solo tre persone”.
La struttura, aperta nel 2012 e capace di trattare fino a 10 persone affette da anoressia e bulimia nervosa, è un fiore all'occhiello per la sanità toscana. “Visto che il centro di Lido di Camaiore è stato inaugurato appena un anno fa, è possibile che già si parli della sua chiusura? Bulimici e anoressici non avrebbero altre possibilità se non fuori regione. Possiamo permettere questo? Attendiamo una sollecita risposta dal governatore Rossi”.