FIRENZE – La sagoma di una casa, semplice, accogliente e rassicurante, con tanto di camino sul tetto, disegnata in blu. Dentro, la scritta Casa della Salute e i simboli della Regione Toscana e del Servizio sanitario regionale. E’ il nuovo logo che identificherà le 120 Case della Salute che via via stanno sorgendo in tutte le Asl della Toscana. Questo, nella declinazione regionale. Nella declinazione locale, sulla base della casa comparirà il nome del luogo in cui la Casa della Salute funziona.
L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni l’ha presentato alla giunta nel corso dell’ultima seduta, progressivamente diventerà familiare a tutti i cittadini toscani. Poco più di un mese fa la giunta ha stanziato oltre 8 milioni per avviare e implementare 54 Case della Salute su tutto il territorio toscano. Ad oggi in Toscana sono già attive 36 Case della Salute, che saliranno a 90 con quelle appena finanziate, per arrivare poi a 120 in tutto. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di interventi su strutture già esistenti. “Le Case della Salute – dice l’assessore Marroni – rappresentano uno dei pilastri della riforma della nostra sanità regionale.
Si tratta di strutture dotate di team multiprofessionali, che funzionano come una sorta di grande ambulatorio sui territori. L’intervento rientra nel più ampio programma di riorganizzazione del sistema sanitario toscano, avviato con la delibera di fine 2012: un programma che punta molto sul potenziamento dell’assistenza sul territorio, assegnando un ruolo chiave ai medici di medicina generale e rafforzando tutte quelle modalità assistenziali extraospedaliere che, tra l’altro, hanno il vantaggio di prvenire ed evitare ricoveri impropri e alleggerire dunque la pressione sugli ospedali”. La Casa della Salute è il punto di riferimento chiaro per il cittadino per l’accesso all’assistenza territoriale.
E’ un unico edificio (o una porzione) che ospita un team multidisciplinare, formato da medici di famiglia, infermieri, specialisti, personale sociale e amministrativo. Alla luce del decreto Balduzzi (Dl 158/2012) e dell’accordo integrativo regionale con la medicina generale, la Casa della Salute si identifica con l’Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP). Quasi sempre all’interno della Casa della Salute si trova anche la postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica), tale da far funzionare il presidio 7 giorni su 7, h24. La Provincia di Firenze è impegnata ad attivarsi con la massima urgenza, nell'ambito delle proprie competenze, nei confronti della direzione aziendale dell'Asl 10 di Firenze, per chiedere il mantenimento presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo del servizio di Interruzione volontaria di gravidanza.
A questo scopo il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato una mozione di Rifondazione comunista, Pd, Sel, Progetto Toscana - Idv, Radicali nel Gruppo Misto. Contrari Pdl e Lega. La mozione, illustrata dalla consigliera pd Loretta Lazzeri, invita la Regione, e in particolare l'assessorato alla Sanità, a mettere in campo le risorse necessarie a garantire la presenza e l'accessibilità del servizio per l'interruzione volontaria di gravidanza sul territorio.