“Poste italiane a Firenze ritarda l’accensione dell’aria condizionata e così, in nome del risparmio energetico, mette a rischio la salute di lavoratori e utenti.” E’ l’atto d’accusa del segretario Slp-Cisl Firenze-Prato, Marco Nocentini alla luce della situazione creatasi in molti uffici postali del territorio. “Da ieri –dice Nocentini- si vive una situazione insostenibile, dovuta alla mancanza dell’aria condizionata, in molti uffici postali, dove centinaia di lavoratori sono costretti a lavorare con oltre 40° e a subire per di più le invettive dei clienti che, costretti a fare la fila in ambienti al limite della sopportazione, scaricano le loro giuste proteste sugli incolpevoli lavoratori allo sportello.” Le situazioni più difficili si sono avute nei due grandi centri di recapito in via del Mezzetta e di via della Casella, a Firenze, nell’ufficio postale di Lastra a Signa e in quello di Empoli e al Centro smistamento provinciale di via Pasolini (Sesto Fiorentino), dove è stato chiesto l’intervento del 118 perché una giovane lavoratrice ha accusato un malore. “Va bene il risparmio energetico –conclude Nocentini- ma non a scapito della salute di lavoratori e clientela.
E non si dica che l’ondata di calore di questi giorni è arrivata inattesa: siamo al 18 di Giugno, non ci voleva un genio della meteorologia per immaginare che il caldo stava per arrivare !”. La SLC CGIL di Firenze denuncia il grave ritardo con cui i responsabili preposti di Poste Italiane si sono attivati per accendere i condizionatori di aria negli stabilimenti nella giornata di ieri e di oggi, causando oltre al malessere e svenimenti di alcuni addetti delle strutture del CMP di Sesto Fiorentino e del CPD di Campo di Marte con l’intervento del 118, disservizi alla cittadinanza per l'immediata uscita del personale e il blocco delle lavorazioni nei centri. Questa mattina si è ripetuta la stessa situazione nei centri del recapito cittadino di Gavinana, Soffiano, Scandicci e Campo di Martecon la stessa reazione spontanea dei lavoratori che sono usciti dai locali di lavoro . Lungo è l'elenco degli Uffici territoriali in cui si è sofferto tale disagio: dall'Empolese agli uffici del Chianti , Tavarnuzze. La SLC CGIL considera inaccettabile che dopo le molte segnalazioni da parte della rappresentanza dei lavoratori l'Azienda abbia sottovalutato quanto poteva accadere soprattutto alla luce dei positivi bilanci che Poste Spa produce ogni anno ma che vedono sempre investimenti minori per la salute e le condizioni dei lavoratori dell'Azienda. "Il rischio che avremo nei prossimi giorni, se l'Azienda non interviene immediatamente per ripristinare condizioni di lavoro decenti da un punto di vista climatico, è che episodi di spontaneismo, come verificatesi in questi due giorni, si possano ripetere anche con maggiore forza e intensità da parte dei lavoratori imbufaliti arrivando a delle “ spontanee astensioni o scioperi” incontrollati che porterebbero a dei disservizi per quanto riguarda il recapito e la consegna della corrispondenza colpendo così tutta la cittadinanza.
Sarà nostro compito segnalare alle autorità preposte, ASL e autorità territoriali, tali condizioni di lavoro inaccettabili".