Ieri pomeriggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha richiesto un faccia a faccia con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e con il Ministro della Cultura Massimo Bray per parlare della situazione del Maggio Musicale fiorentino e provare a capire quale soluzioni fossero effettivamente praticabili. Renzi ha presentato al Presidente i conti della fondazione e il piano di risanamento del commissario straordinario Francesco Bianchi che prevede un taglio del personale per un risparmio di almeno 3 milioni.
Nella nota diffuda Quirinale si legge che il Ministro, condividendo le preoccupazioni del Sindaco, ha sottolineato come la grave situazione di crisi riguardi la gran parte delle Fondazioni lirico-sinfoniche, e che si rende pertanto necessario individuare le misure e le risorse indispensabili per garantire il futuro di questo settore fondamentale della cultura italiana. Bray domani tornerà a ridiscutere della questione con Renzi e con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in qualità di soci pubblici della fondazione che governa il Maggio; insieme a loro, ci sarà anche il commissario straordinario del teatro Francesco Bianchi.
"La convocazione del Sindaco Renzi da parte del Presidente della Repubblica Napolitano certifica l'inadeguatezza del Sindaco di Firenze di fronte ai problemi dell'istituzione" sostieme Mauro Romanelli di Sel. "Chiedo a questo punto a Rossi di abbandonare ogni diplomazia istituzionale. Scavalchi un Comune incapace e prenda in mano la questione, altrimenti a rimetterci saranno i cittadini fiorentini e toscani" "Sono contento della sensibilità dimostrata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei confronti del Maggio Musicale Fiorentino- continua Romanelli- Con una richiesta del tutto inusuale, ma evidentemente necessaria, ha convocato il Sindaco Renzi e il Ministro della Cultura Bray chiedendo loro di relazionare sulla vicenda.
Incontro che Renzi ha tentato di tenere riservato per tutta la giornata. Pare dunque che le sorte di un'istituzione storica e di rilevanza nazionale come il Maggio Musicale fiorentino stia più a cuore al Presidente della Repubblica che al Sindaco di Firenze. Spero che l'interesse del Presidente contribuisca a sbloccare una situazione fino ad ora vissuta con disinteresse e quasi con fastidio da Renzi, a cui si aggiunge una gestione intransigente e inefficace, sorda a qualsiasi richiesta di confronto, da parte del Commissario Bianchi" "Che la gestione Renzi-Bianchi porti più scompiglio che soluzioni condivise lo dimostra l'ultimo l'imbarazzo vissuto ieri al termine della premièredel Macbeth di Verdi.
Il grande regista Graham Vick, se ne è andato sbattendo la porta in faccia al Commissrio Bianchi, lamentando incuria e disinteresse da parte dei vertici del Maggio. Tuttavia, ancora più inbarazzante, se possibile, è stata la risposta di Bianchi il quale, stando a quanto riportato da un articolo di stampa, "farfuglia che lui si trova al Maggio quasi per caso, che neppure voleva il ruolo che gli era stato affidato ma che l'ha accettato per spirito di servizio, tuttavia pentendosi visti i grattacapi che gli procura…".
Ieri Vik se ne è andato, direzione S. Pietroburgo. Quali giudizi riporterà nei grandi templi della musica lirica internazionale sullo stato dell'arte in Italia e in particolare a Firenze? Forse l'interesse da parte del Presidente Napolitano, preoccupato del prestigio nel modo delle nostre istituzioni culturali, non è del tutto fuori luogo". "In ogni caso, Renzi e Bianchi domani saranno costretti ancora una volta ad affrontare la questione Maggio Fiorentino assieme al Ministro Bray e a Enrico Rossi.
Faccio appello ancora una volta al Presidente della Regione affinchè si adoperi perché si possa addivenire ad una conclusione condivisa della questione. A Rossi vorrei dire che bisogna che la Regione prenda in mano la situazione, anche se questo significa scavalcare il Comune di Firenze. Visti i disastri di quest'ultimo, scavalcarlo oltre a non essere inopportuno pare quasi doveroso" - conclude Romanelli. Bianchi non ha escluso che tornerà a sedersi al tavolo con i sindacati ma anche che sarà disposto ad accettare le loro proposte solo ove fossero economicamente sostenibili.
I sindacati da parte loro hanno indetto per domani 20 giugno alle ore 12 presso la Camera del Lavoro di Firenze in Borgo dei greci una conferenza stampa per mettere al corrente chi fosse interessato delle loro proposte di rilancio del Maggio "Vista l’importanza della vertenza che coinvolge tutta la città per il ruolo culturale del Maggio saranno presenti, oltre le organizzazioni di categoria SLC, FISTEL, UILCOM e i delegati sindacali , i Segretari di CGIL CISL e UIL di Firenze ( M. Fuso, R.
Pistonina e V. Marchiani)".