"Quando scatto, la fotografia mi entra nell'anima" ha raccontato. Mc Curry, presentando a Siena, nel complesso museale di Santa Maria della Scala, la mostra “Viaggio intorno all'uomo”. "M’interessano le persone" ha dichiarato il maestro statunitense- e la mostra comincia dai ritratti, dal bambino avvolto in una povera coperta, dal pastore indiano, da una ragazza Tuareg. Un po' di Afghanistan, di India, di Pakistan, di Americhe e di altri posti che raccontano l'uomo nella guerra e nella pace, nella paura e nelle ferite.
Il mondo da Nord a Sud in duecento fotografie, divise in sezioni tematiche che cominciano con la "scoperta" e finiscono con la "memoria". Steve McCurry è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico, soprattutto di giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo e, in un certo senso, "si riconoscono". Ogni suo ritratto racchiude un complesso universo di esperienze, storie, emozioni, dolori, paure, speranze. Veterano di National Geographic, sempre in viaggio, più facilmente in qualche parte dell’Asia che non in America, Steve McCurry ha fatto del viaggiare una sua dimensione di vita: «Perché già il solo viaggiare e approfondire la conoscenza di culture diverse, mi procura gioia e mi dà una carica inesauribile». Nella bella mostra di Siena ogni visitatore potrà cercare il suo percorso nel gioco di rimandi che lega tra loro uomini e donne provenienti dai luoghi più disparati della Terra. Passando attraverso le tracce di una presenza umana più rarefatta, ci si avventurerà poi nella Vertigine della guerra, del dolore e della paura, che McCurry ha documentato con la stessa partecipazione emotiva.
Nella sala successiva il visitatore troverà invece un mondo di Poesia, dove l’uomo si riscatta, si avvicina alla natura e allo spirito e ritrova la gioia di vivere. La sorpresa e lo Stupore caratterizzano la quarta sezione, dove s’incontrano le immagini più curiose e inattese, dove l’uomo ritrova lo sguardo dell’infanzia e l’incanto della vita. In un’ultima tappa del “viaggio intorno all’uomo” è la volta della Memoria, con la proiezione, nei Magazzini della Cordicella, di un documentario di National Geographic. L'esposizione è curata da Peter Bottazzi e Biba Giacchetti, quest'ultima autrice dell'intervista che compone l'ossatura del catalogo ("Steve McCurry/Icons, euro 25) in cui lo stesso fotografo spiega il back stage delle sue immagini più celebri a cominciare dalla copertina del National Geographic della ragazza col velo, Gula Sharbat, presa bambina nel 1984 e ritrovata nel 2002 in Pakistan.
"Ho ripensato a lei quasi ogni giorno e quasi ogni giorno mi chiedevo, dove fosse finita quella bambina". Ci sono voluti sedici anni per saldare quel vecchio debito di riconoscenza (i suoi occhi verdi così intensi e curiosi resero famoso il fotografo americano, vincitore di numerosi World Press Photo Awards). La mostra, organizzata per iniziativa del Comune di Siena in collaborazione con Opera della Metropolitana, promossa e organizzata da Opera – Civita Group, con la collaborazione di Sud Est57 è visitabile sino al 3 novembre 2013.
Alessandro Lazzeri