Asl: il destino del palazzo ex Inam in Lungarno Santa Rosa

E' oggetto di una interrogazione del consigliere comunale Valdo Spini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2013 08:51
Asl: il destino del palazzo ex Inam in Lungarno Santa Rosa

FIRENZE- Tra i programmi di risanamento finanziario conseguenti al grave deficit delle Asl toscane, oggetto dallo scorso anno di inchieste giudiziarie, Regione Toscana, Comuni e Società della Salute stanno valutando da tempo l'ipotesi di procedere alla vendita di immobili. A Firenze in particolare si è pensato alla messa all'asta dell'intera area ex manicomiale di San Salvi, del monumentale edificio di San Giovanni di Dio in Borgognissanti, che è stato recentemente ceduto, e del palazzo ex Inam in Lungarno Santa Rosa.

Tutte e tre le soluzioni si sono dimostrate appetibili dal mercato sia vincolando l'uso a struttura sanitaria, ma soprattutto consentendone la variazione di destinazione. Ma mentre le prime due strutture presentano anche problematiche edili, nel caso di San Salvi il fatto che tutto il parco recitato è sottratto da sempre alla rete dei servizi urbani di approvvigionamento (per intendersi bisognerebbe creare a nuovo le infrastrutture di acqua, energia elettrica, ecc.) e di San Giovanni di Dio che l'immobile è sotto vincolo come bene storico, il palazzo dilà d'Arno è una struttura moderna che potrebbe risultare più facilmente appetibile dal mercato immobiliare. Mentre gli enti locali si preoccupano dei problemi di bilancio i cittadini temono la possibile dismissione delle funzioni sanitarie attribuite da tanti anni alle strutture.

Si parla infatti della chiusura entro il 2015 dell'attuale presidio sanitario di Santa Rosa, che serve di fatto l'intero quartiere di Oltrarno, un area residenziale ancora tradizionale, fatta in larga parte di anziani residenti, grandi fruitori del servizio sanitario nazionale. Ieri il consigliere comunale Valdo Spini ha manifesto questa preoccupazione con una interrogazione in cui scrive che “l'Oltrarno verrebbe a mancare di importanti servizi specialistici attualmente prestati dalla struttura Asl di Lungarno Santa Rosa che saranno trasferiti a Montedomini entro il 2015”.

Il punto non è la distanza del vecchio ospizio comunale da San Frediano, quanto la carenza dei servizi di trasporto pubblico a supporto dello spostamento degli utenti più anziani e inabili. Tra gli addetti ai lavori c'è chi suggerisce di orientarsi verso strutture facilmente raggiungibili con mezzi pubblici, ma all'orizzonte non sembrano esserci comode alternative. Il presidio Asl di via Chiusi all'Isolotto, a esempio, non è facilmente raggiungibile dal centro storico e, comunque, potrebbe risultare sottodimensionato all'impatto con l'affluenza di un quartiere aggiuntivo. In Oltrarno intanto i cittadini si stanno mobilitando a difesa della qualità della vita della popolazione, in particolare di quella anziana, e per il mantenimento dei servizi specialistici erogati dall’attuale Distretto sociosanitario del quartiere.

Qualche altra preoccupazione sulla base della storia amministrativa recente di Firenze si addensa anche sulle modalità reali della dismissione. L'immobile del lungarno ha relativamente modesti vincoli edili e potrebbe essere facilmente modificato e reimmesso sul mercato ad esempio ad uso residenziale. Per capire quanto potrebbe valere un simile edificio ristrutturato basta valutare i prezzi correnti degli immobili dall'altra parte del fiume, tra i 5 e il 10 mila euro al metro quadro, a seconda della pezzatura.

E' legittimo qualche timore che per operatori immobiliari senza scrupoli e con buoni addentellati politici il palazzo ex Inam sul Lungarno possa sembrare un ghiotto boccone? N. Nov.

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