Il dottor Giuseppe Ruocco, direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, ha partecipato oggi, presso l’azienda di Careggi, ad un incontro dell’unità di crisi organizzata dall’assessorato alla salute della Regione Toscana. Ha diretto l’incontro l’assessore Luigi Marroni. Scopo della riunione è stato quello di esporre le strategie, procedure e iniziative assunte dalla Regione Toscana; ciò al fine di riferire al Ministro della salute l’andamento della situazione.
Nel pomeriggio di domani è previsto un incontro dell’unità di crisi con gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, al fine di completare la disamina tecnica delle azioni poste in essere. I contatti dei tre casi ricoverati sono stati identificati dal servizio di igiene pubblica della Asl di Firenze, e controllati poi all’ospedale di Careggi. I campioni prelevati sono ora all’Istituto Superiore di Sanità, per la conferma di un’eventuale positività al coronavirus.
Intanto i tre ricoverati (due a Careggi e una al Meyer) sono in buone condizioni. L’Unità di crisi costituita venerdì scorso monitora costantemente la situazione clinica ed epidemiologica. E domani verranno a Firenze i tecnici del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità, per incontrarsi con i colleghi toscani. La situazione clinica. I tre pazienti ricoverati – il caso indice e la donna che ha avuto con lui contatti lavorativi, entrambi a Careggi, e la nipotina, al Meyer – sono in buone condizioni e i sintomi che presentano, peraltro in rapida attenuazione, non sono preoccupanti. La situazione epidemiologica.
Si stanno facendo tutti i controlli necessari per verificare la diffusione del virus. Partendo dai tre casi ricoverati, il Dipartimento di Prevenzione di Firenze, d’intesa con i reparti ospedalieri di malattie infettive, ha fatto pervenire al laboratorio di Virologia dell’Università di Firenze i tamponi di tutti i soggetti che hanno avuto contatti stretti con il caso indice e con i familiari degli altri due casi. I campioni raccolti sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità per avere la conferma di un’eventuale positività. L’Unità di crisi.
Attiva già da venerdì 31 maggio, è costituita da tecnici dell’assessorato al diritto alla salute, delle due aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e del Meyer e dell’azienda sanitaria 10 di Firenze. Si è riunita stamani per esaminare tutti i dati attualmente a disposizione e monitorare sia la situazione clinica che quella epidemiologica. In accordo con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Unità di crisi toscana sta cercando di studiare il comportamento del virus. “Aumenteremo il numero dei controlli – dicono i tecnici dell’Unità di crisi – ma finora abbiamo verificato che il virus non è particolarmente aggressivo e non comporta sintomi gravi, presentando una sintomatologia clinica di rapida risoluzione”.
Domani pomeriggio è previsto a Firenze un incontro dell’Unità di crisi con i tecnici del Ministero e dell’ISS.