Il problema del lavoro, che non si trova o che si perde genera a catena il problema casa. Affittuari che d'un tratto non riescono più a pagare la mensilità dovuta e proprietari che, colpevoli di non possedere solo la casa principale, si ritrovano a pagare tasse salate su immobili considerati di lusso ma che di fatto costituiscono solo una spesa. Comune di Firenze e Regione Toscana preso atto dei numerosi casi di sfratto per morosità generati dalla crisi economica hanno deciso di sostenere con un fondo di 800.000 euro le famiglie in difficoltà.
È quanto prevede una delibera approvata ieri, su proposta del vicesindaco Saccardi, dalla giunta comunale. A breve verranno resi pubblici i criteri e i requisiti per accedere a questo contributo straordinario, criteri che rispetto all'anno scorso saranno meno rigidi come richiesto dal Comune alla Regione; così da aprire a un maggior numero di domande e poter spendere tutti i fondi presenti. In concreto, la Regione ha individuato tre tipi di sostegno economico per i quali ha definito il tetto massimo di contributo erogabile.
Ovvero, la prosecuzione del contratto in essere tra proprietario e locatario (fino a un massimo di 10.000 euro); la stipula di un nuovo contratto di affitto (a canone libero: contributo massimo di 6.000 euro; secondo i Patti Territoriali: fino a un a 8.000 euro); il sostegno alla famiglia per iniziare una nuova locazione (massimo 8.000 euro). A questo contributo su fondi regionali, l’Amministrazione comunale ha affiancato ulteriori iniziative, definite di concerto tra servizi sociali e servizio casa, per facilitare il cosiddetto “passaggio da casa a casa”.
Quindi, in caso di prosecuzione temporanea presso l’alloggio soggetto a sfratto con rinvio della forza pubblica è previsto un contributo fino a 6.000 euro; per il sostegno dopo la prosecuzione della locazione fino a un massimo di 6.000 euro. La stessa cifra massima è prevista per i nuclei inseriti in graduatoria Erp o per le riserve o per le famiglie nella graduatoria sociale che vogliano trasferirsi in un alloggio volano (permanenza massima 6 mesi) in attesa dell’assegnazione definitiva.
Infine, per il sostegno a nuclei sfrattati per soluzioni ponte definite in collaborazione da servizio casa e servizi sociali è previsto un contributo massimo fino a 10.000 euro (permanenza massima tre mesi).