Quasi mezzo milione di euro in tre anni per il restauro del Cortile di Michelozzo e la realizzazione del nuovo collegamento tra gli scavi archeologici e il museo di Palazzo Vecchio. Questo il valore della sponsorizzazione del gruppo giapponese Kuipo, detentore del marchio Genten, che ha aderito al progetto Florence I care (Flic) del Comune. Al suo fondatore, Kunihisa Okada, il sindaco Matteo Renzi ha consegnato oggi le Chiavi della città, alla presenza dell’ambasciatore Masaharu Kohno. Il progetto Flic prevede la possibilità, per i privati, di sponsorizzare i restauri di importanti monumenti e opere pubbliche cittadine in cambio di visibilità (per esempio il logo sul ponteggio dei cantieri).
Grazie a Flic è già stata restaurata per esempio la Colonna di San Zanobi in piazza Duomo e verranno rimesse a nuovo la fontana di piazza Santa Croce e il monumento di Giovanni delle Bande Nere in San Lorenzo. Il gruppo Kuipo è specializzato nella produzione e nella distribuzione di accessori e abbigliamento. A Firenze, lo scorso anno, ha aperto la boutique fiorentina di accessori di lusso Genten, prima in Italia. “L’attenzione di Okada per la nostra città - ha sottolineato il sindaco Renzi - è il segno della straordinaria capacità di tenere insieme impresa ed arte, qualità che ha contraddistinto nei secoli scorsi molti commercianti fiorentini che non si accontentavano di fare affari ma volevano legarli alla bellezza delle opere d’arte”.
“Con la consegna delle Chiavi - ha continuato - diamo lui l’accesso alla città di Firenze perché mister Okada è uno di noi e vogliamo dirgli grazie”. A proposito del progetto Flic Renzi ha sottolineato che “Firenze deve fare questo: attrarre sponsorizzazioni private che aiutino le casse del Comune. E’ il modo in cui si devono gestire sempre di più i beni culturali. Anche con operazioni come questa noi cerchiamo di fare le cose e di realizzare obiettivi concreti”. La sponsorizzazione prevede 160 mila euro l’anno per tre anni per due distinti cantieri: quello del Cortile di Michelozzo e quello del Teatro romano.
Per quanto riguarda il cortile, nel primo anno di lavori verrà restaurata la volta del porticato nord, decorata a grottesche della seconda metà del Cinquecento da Marco da Faenza, collaboratore di Giorgio Vasari, l’architetto di corte di Cosimo I che curò la ristrutturazione del Palazzo, quindi anche la realizzazione del complesso e sfarzoso apparato decorativo che contraddistingue il Cortile, realizzato in occasione delle nozze di Francesco I de’ Medici con Maria Giovanna d’Austria. Le opere prevedono la pulitura e il consolidamento dell’intera superficie affrescata della volta, degradata da smog, agenti atmosferici e precedenti restauri. Per quanto riguarda il secondo intervento, esso rientra nel progetto di ampliamento dello scavo archeologico in corrispondenza del Teatro romano, che si trova parzialmente sotto al Palazzo, per realizzare un idoneo collegamento verticale con gli ambienti del nuovo foyer del museo comunale che si completerà con il recupero di diversi spazi del piano terreno da destinare all’accoglienza dei turisti.